L’annuncio ufficiale del Media Event Educational in quel di New York, presentato ieri alla stampa e previsto per il 19 di gennaio, ha sollevato una marea di indiscrezioni su quali possano essere le novità nel comparto scolastico, in particolare in merito ai libri di testo.
Si tratta di un mercato sicuramente non semplice per Cupertino: gli studenti sembrano essere restii ad abbandonare il cartaceo, così come gli stessi insegnanti. Segnali più promettenti arriverebbero dagli editori, tuttavia scarsamente convinti dalle potenzialità del digitale. A provare a dare una risposta a quel che accadrà il prossimo giovedì ci ha provato Mashable, sulla base di alcune indiscrezioni del New York Times.
A quanto pare, durante questo keynote con protagonista Eddy Cue, nessun device specifico verrà presentato. Con tutta probabilità, i libri di testo sbarcheranno su iBookstore, per essere usufruiti su piattaforma iPad. Le voci più azzardate, invece, indicherebbero anche una piena compatibilità con il formato EPUB e l’apertura del negozio virtuale di libri di Cupertino anche a dispositivi diversi da iOS.
Mashable, tuttavia, sottolinea come un recente studio abbia rivelato come la compravendita di libri usati, o acquistati a noleggio, sia per gli studenti di gran lunga più economica rispetto alla versione digitale degli stessi. Un paletto non da poco per Apple, qualora volesse dominare questo mercato. L’obiettivo, di conseguenza, non sarebbe solo quello di fornire una piattaforma tecnologica adeguata, ma anche convincere gli editori a ridurre il prezzo delle pubblicazioni digitali fino a renderle appetibili per l’utenza. E il cerchio nuovamente si chiude: ecco spiegato il perché di New York, dove la maggioranza degli editori scolastici ha sede, e di Eddy Cue, esperto di advertising che sicuramente presenterà delle compensazioni economiche golose per i publisher.
Vi sono, inoltre, già alcuni esempi eccellenti: McGraw-Hill e Pearson hanno già iniziato delle sperimentazioni proprie di distribuzione virtuale di libri di testo, con risultati vagamente soddisfacenti rispetto alle aspettative. In aggiunta, la nuova funzione “Edicola” di iOS ha fatto crescere le vendite digitali del 200% per alcuni editori, Condé Nast in testa, quindi l’eventuale creazione di una simile sezione ad hoc di stampo educational potrebbe ottenere risultati simili, se non superiori, a quelli di magazine e quotidiani.
In definitiva, che accadrà il prossimo giovedì? Di certo Apple si prepara a rivoluzionare un mondo, quello dei libri di testo, tecnologicamente fermo da tempo. Ma la clientela sarà pronta ad accettare questa rivoluzione?