Siamo intorno alla metà degli anni ’90 e la TV, sia pubblica che privata, è molto diversa da quella a cui ci hanno abituati gli ultimi dieci anni. In quella TV, ad un certo punto nacque un piccolo programma, ma con un grandissimo merito: quello di provare a portare nelle case degli italiani le nuove tecnologie, i nuovi media, Internet e la rete globale.
Questo programma si chiamava MediaMente, una vera e propria trasmissione di alfabetizzazione informatica e allo stesso tempo di approfondimento e documentazione, che resta nella storia come una mosca bianca nel circuito dell’informazione e dei programmi televisivi.
In quegli anni, eravamo ancora molto lontani dall’attuale scenario e in Italia si accusavano un po’ di ritardi nell’evoluzione della rete; nel ’94 inizia, su RaiTre, la messa in onda di MediaMente.
Inizialmente prodotta negli studi RAI di Roma e condotto da Gianluca Nicoletti, fu presto spostato agli studi RAI di Napoli, e la conduzione passò a Carlo Massarini, rimasto poi fino alla fine come conduttore storico, con il suo auricolare e microfono sempre in evidenza, e il suo modo di parlare semplicemente anche di temi più complessi.
Nella redazione sempre più “virtuale”, si affrontavano argomenti come l’HTML, o come il tema del Copy Left e delle licenze GNU in una intervista con il guru Richard Stallman, o più semplicemente si parlava di browser, di navigazione, o di artisti digitali.
Nel corso degli anni, la trasmissione accumula tantissimo materiale proveniente dalle ricerche e dalle interviste, come la già citata a Stallman nel ’97, o come quando qualche mese prima parlarono di effetti speciali al cinema con Scott Anderson. Per non parlare poi di tutti gli approfondimenti susseguitisi nelle sue otto edizioni.
Tutto questo materiale, fortunatamente, non è andato perso e anche se ora è un po’ datato, si tratta di una consistente biblioteca storica su tematiche oggi un po’ più diffuse di ieri, e custodito nell’ancora consultabile sito della trasmissione.
MediaMente chiude i battenti nel 2002, non senza un piccolo risentimento da parte sia del pubblico, il quale organizza anche una raccolta firme contro la chiusura, che da parte dello staff.
Il conduttore Carlo Massarini parla della sua esperienza in una intervista risalente a poco dopo la fine della trasmissione, in cui mette l’accento sull’allora TV contenitore e sulle possibili evoluzione dei nuovi media come il digitale terrestre, o come lo stesso Web.
Diversi progetti sono partiti da MediaMente, come ad esempio una sezione di e-learning per i docenti di scuola. Inoltre è stata la prima trasmissione a potersi fregiare di un sito dedicato, cosa oggi diventata la normalità sia per la TV di pubblica che per quelle private di carattere nazionale.