Mediaset ha vinto la causa che la vedeva contro Yahoo per una questione legata alla violazione, da parte del gruppo americano, dei diritti d’autore relativi ad alcuni spezzoni di programmi televisivi Mediaset pubblicati sul sito di Yahoo. A dare ragione al gruppo di Cologno Monzese è stato il Tribunale di Milano, che ha accolto quindi la tesi dei legali del “Biscione”, aprendo la strada alla creazione di un precedente giuridico che potrebbe avere degli importanti effetti in altri procedimenti legali in corso per casi abbastanza simili.
Il giudice ha riconosciuto a Yahoo Italia la colpa di aver violato i diritti d’autore, ponendo una penale di 250 euro per ogni video ospitato dai server del gruppo che non verrà rimosso entro i termini previsti, con l’ulteriore aggravante di dover pagare altri 250 euro per ogni giorno di ritardo nel mettere in esecuzione quanto deciso dalla Corte. Yahoo non avrebbe dovuto pubblicare sul proprio portale i filmati, essendo questi di proprietà di Mediaset, che forte della decisione odierna ha diramato un comunicato in cui spiega che:
Questa decisione, ribadendo un fondamentale principio di diritto, costituisce un altro passo decisivo nella direzione della tutela di tutti gli editori che investono nella produzione di contenuti originali e negli autori che li generano. Ancora una volta è stata infatti stabilita la diretta responsabilità dei provider in caso di diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright. Viene così ulteriormente consolidata la giurisprudenza avviata dal Tribunale di Roma nei confronti di “Google/Youtube” e dal Tribunale di Milano verso “Italia On Line”.
Mediaset ricorda espressamente le vicende che l’hanno vista e che la vedranno ancora di fronte a Google per alcuni video pubblicati su YouTube ed è questo uno dei possibili fronti su cui la sentenza odierna potrebbe farsi sentire nonostante le due questioni siano simili ma non uguali. Intanto, comunque, la vicenda con Yahoo si aggiornerà il 18 ottobre con una nuova puntata in cui dovrebbe essere stabilita in via definitiva l’entità del risarcimento da riconoscere al gruppo televisivo.