Mediaset è sempre più interessata ad allargare i propri orizzonti. Dopo aver puntato forte negli scorsi anni (continuando comunque a farlo ancora) sul DTT, l’azienda televisiva di Fininvest sembra adesso decisamente orientata a non trascurare affatto tutte le altre piattaforme.
Secondo quanto pubblicato negli scorsi giorni da Il Sole 24 Ore, Mediaset sarebbe pronta a investire adesso nella Web TV e a tal proposito avrebbe consegnato un documento ad alcune aziende del settore al fine di scegliere i partner tecnologici per mettere in atto il proprio piano.
Il progetto sembra parecchio strutturato e ha già una data ben precisa per l’inizio delle trasmissioni, pare infatti che le intenzioni del gruppo italiano siano quelle di partire già dal prossimo mese di dicembre con la prima offerta di quella che per adesso viene identificata come Mediaset Web TV.
L’idea sarebbe quella di partire da subito con un insieme di proposte gratuite, da affiancare poi con altre proposte a pagamento riservate probabilmente agli abbonati a Mediaset Premium. In tal modo sarà possibile, sia per i navigatori che accedono tramite un PC, sia per chi accede tramite le più recenti TV in grado di connettersi a Internet, fruire di una parte dei contenuti trasmessi sulle reti Mediaset sia free che pay, quindi rivedere fiction, varietà, partite e molto altro con il vantaggio dell’on-demand.
Secondo le voci Mediaset punterebbe quindi ad espandere il suo mercato e a sfruttare appieno la Web TV e le peculiarità che essa offre. Per questo sarebbe allo studio un decoder chiamato Mediaset Set Top Box, in grado di consentire la navigazione in Rete anche a quei televisori di vecchia generazione non collegabili direttamente a Internet, in modo da non precludersi nemmeno una minima percentuale di pubblico.
In questo contesto va apprezzata l’apertura di Mediaset verso i nuovi media, anche se ciò non può non aprire un dubbio di rilievo sul futuro dell’IPTV, quella piattaforma che doveva essere la TV del futuro ma che in Italia finora non è riuscita ad esserlo e che potrebbe vedersi superata dal Web prima ancora di entrare realmente nel mercato.
Infatti, se l’IPTV viene considerata, come fa Telecom Italia ad esempio, il mezzo migliore per veicolare i contenuti dei vari operatori televisivi, con l’esempio di Mediaset essa viene letteralmente by-passata perché si va ad instaurare un rapporto del tipo “aggregatore di contenuto-utente”, senza intermediari.
In tal modo, grazie al Web, chi offre i contenuti si slega in un sol colpo di qualsiasi legame con il singolo provider, riuscendo a portare il proprio palinsesto direttamente agli utenti, indifferentemente dallo strumento (PC, TV idonea e TV con decoder specifico) e dalla linea con cui accedono.
Un duro colpo reso ancora più pesante dalle potenzialità enormi del Web, dato che esso è l’unica piattaforma digitale in grado di offrire servizi come l’on-demand che finora sono stati i cavalli di battaglia dell’IPTV, togliendo a quest’ultima di fatto quest’esclusiva e traendo enorme vantaggio dall’enorme flessibilità e varietà di contenuti prima menzionata.
Vedremo come reagiranno i provider IPTV, ma se per caso anche altri operatori TV, nonché gli stessi produttori di contenuti, dovessero seguire questa strada, per l’IPTV le prospettive di successo sarebbero annullate prima ancora che essa sia entrato nel mercato italiano.