È uno dei tormentoni di questa settimana e rischia di generare preoccupazione nell’opinione pubblica anche nei prossimi mesi a venire: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che vi sarebbe una qualche relazione tra le radiazioni emesse dai telefoni cellulari e il rischio di tumore. Quasi per scherzo, perciò, è nata in rete una comica campagna satirica su iPhone 4, considerato come innocuo data la sua caratteristica di perdere di frequente il segnale. Ora arriva una ricerca seria e affidabile, che conferma a sua volta come i rischi del melafonino siano inferiori a quelli di altri smartphone.
L’ipotesi dell’OMS è stata supportata dal lavoro di 31 scienziati che, tuttavia, non hanno fornito dati su specifici modelli di telefono cellulare. A questo ha però provveduto l’organizzazione “Environmental Working Group” che, dallo scorso dicembre, verifica lo “Specific Absorbing Rate“, ovvero il tasso di assorbimento delle onde elettromagnetiche, per i più diffusi device in commercio.
Le emissioni di iPhone vengono considerate di media intensità. iPhone 4 emette 1.17 watt per chilogrammo, iPhone 3GS si attesta su 1.19 e iPhone 3G su 1.03. Il limite massimo stabilito per legge per un apparecchio portatile è di 1.6 watt per chilogrammo.
Il telefono, invece, più salutista appare essere il Quantum di LG, con un emissione di soli 0.35 watt per chilogrammo, mentre il potenzialmente più dannoso è proprio uno dei più accesi rivali del melafonino, ovvero il Droid di Motorola. Il Droid 2 Global, infatti, emette 1.58 watt per chilo, di pochissimo al di sotto della soglia consentita a livello legislativo.
Nonostante i buoni risultati di iPhone, Cupertino tiene a precisare misure di sicurezza aggiuntive, così come specificato nel manuale stesso del dispositivo:
“Quando utilizzi iPhone per le chiamate o per la trasmissioni di dati su una rete cellulare, mantieni iPhone ad almeno 15 millimetri dal corpo”.
Diversa la questione per le reti WiFi, la cui emissione di radiazioni non ha sollevato particolari preoccupazioni da parte dell’OMS data la loro scarsa potenza.