Meerkat ha annunciato una Developer Platform che consente agli sviluppatori di realizzare app di terze parti. Aziende esterne avranno quindi la possibilità di accedere al servizio di live streaming per aggiungere specifiche funzionalità. L’obiettivo è creare una comunità che interagisce con il dev team di Meerkat, migliorare l’esperienza d’uso degli utenti e offrire qualcosa di diverso dal concorrente Periscope.
Nei nove mesi successivi al lancio di Meerkat, 37 sviluppatori hanno realizzato “add-on” utilizzando la API private non ufficiali del servizio. L’azienda stessa ha elencato i tre migliori prodotti attualmente disponibili: #Katch, Meerkat Stats e Meerkat Streams. Il primo permette di salvare e pubblicare i video su YouTube, semplicemente aggiungendo l’hashtag #katch nel titolo o nei commenti dello stream. Il secondo è un tool di audience analytics, mentre il terzo semplifica la ricerca degli stream.
Con il lancio della piattaforma di sviluppo e delle API pubbliche, Meerkat ha dunque legittimato l’accesso al servizio da parte degli sviluppatori di terze parti. Durante l’intervista rilasciata alla conferenza Disrupt NY, il fondatore Ben Rubin ha evidenziato la necessità di dare alle persone una chance per mostrare la loro creatività. Grazie alle API è possibile accedere agli stream live e a quelli programmati, ai dettagli, ai commenti, al numero di spettatori e ad altre utili informazioni. Al momento non è consentita la pubblicazione degli stream dall’esterno delle app, ma la funzionalità potrebbe essere aggiunta in seguito.
In circa nove settimane, Meerkat ha superato i 2 milioni di utenti registrati. Periscope, invece, ha raggiunto 1 milione di utenti in soli 10 giorni, sfruttando la popolarità di Twitter.