Megapixel vs Ottica

Prima di iniziare l’articolo è bene aver chiaro cosa si intende per Megapixel e per obiettivo fotografico.

Per iniziare parliamo dei Megapixel e riportiamo ciò che Chris MacAskill, amministratore delegato di SmugMug ha detto sul caso:

“La parola megapixel è un sogno del marketing. Ogni consumatore crede che più è meglio. Il problema è che oltre i 6 megapixel non si pone più la questione. Un solo scatto su un milione magari potrà aver bisogno di qualcosa in più, ma la verità è che tutti avremmo decisamente più da guadagnare da soluzioni innovative che facciano fronte al problema della sensibilità in ambienti chiusi”.

In sostanza piccole differenze nel numero di pixel, ad esempio da 4 MP a 8 MP, sono poco importanti perché il numero di pixel è una funzione quadratica. Quindi raddoppiare il numero di megapixel aumenta la risoluzione lineare solo del 40%, una soluzione non ottimale.

Per quanto riguarda l’ottica di una macchina fotografica, avremo molti punti da analizzare:

• Esposizione: insieme all’apertura del diaframma permettono di fotografare paesaggi notturni in maniera perfetta;
• Zoom Ottico: permette di riprendere un oggetto a grande distanza senza significativi sgranamenti nelle fotografie;
• Grandezza del sensore: nonostante non faccia propriamente parte dell’ottica (un sensore troppo piccolo, come quello delle macchine ultracompatte, porta ad un degrado della fotografia visibile sotto forma di sgranatura;

L’unione di tutti questi aspetti (che formano un’ottica) ed altri come la sensibilità ISO e la qualità delle lenti rendono l’ottica una parte fondamentale di una macchina fotografica.

Basta considerare che Nikon propone una delle sue macchine REFLEX di punta, la D40, con un sensore di soli 6.1 Megapixel (contro i 12 megapixel di quasi tutte le compatte in circolazione) per capire che quello che conta veramente in una macchina è avere una buona ottica lasciando perdere i Megapixel che sono solo uno specchietto per le allodole.