Ogni giorno che passa il caso Megaupload si fa sempre più complesso e ricco di colpi di scena. L’ultimo arriva in nottata rilanciato da Cnet che porta alla luce alcune notizie davvero curiose. Nelle ultime ore sarebbero infatti trapelate addirittura alcune intercettazioni telefoniche tra Kim Dotcom e i suoi dipendenti oltre ad alcune sue email a partner e fornitori. Già, che siano emerse le intercettazioni è un fatto di per se molto curioso visto che c’è un’indagine in corso e questi elementi molto delicati non dovrebbero essere resi pubblici.
Inoltre pare che l’FBI controllasse, anzi spiasse Megaupload da molto tempo, più o meno dal 2006
Cnet aggiunge anche che Skype, mezzo preferenziale usato da Kim Dotcom per le sue comunicazioni, non sapesse nulla delle intercettazioni a carico del fondatore di Megaupload e che per loro ogni attività di Kim Dotcom veniva regolarmente cancellata dopo 30 giorni. Ma se Skype non sapeva nulla e non aveva certo concesso la possibilità di ascoltare le conversazioni di Kim Dotcom, com’è possibile che l’FBI avesse le trascrizioni delle chiamate del fondatore di Megauplaod sino dal 2006?
La possibilità, anzi l’unica possibilità è che l’FBI abbia utilizzato CIPAV, un sofisticato spyware utilizzato dalle autorità americane per controllare eventuali sospettati. Le indagini su Megaupload sarebbero quindi incominciate da moltissimo tempo e dunque non sarebbero solo un fatto recente come qualcuno ipotizzava.
Ma che è emerso in queste intercettazioni? Un po’ di tutto come le preoccupazioni di Kim Dotcom sulla sua attività, probabilmente sapendo di giocare con il fuoco, oppure la volontà un po’ troppo sospetta di puntare al database di Youtube, oppure alla necessità di affossare eventuali concorrenti (Fileserve…) per rimanere indiscussi leader del settore del file sharing.
Insomma rivelazioni per tutti i gusti, ma quel che è certo è che il caso Megaupload che tanto sta ancora facendo discutere in tutto il mondo, continuerà a offrici nuovi colpi di scena ancora per lungo tempo.