L’Associazione Italiana Editori presenterà i dati relativi all’editoria italiana durante la Buchmesse di Francoforte, ma già si possono fare alcune considerazioni con riferimento al rapporto fornito dall’Istat. Aumenta il numero di italiani che leggono almeno un libro all’anno, ma nel nostro Paese è ancora molto bassa la diffusione degli eBook, a causa dei pochi di titoli disponibili e dei prezzi più elevati rispetto agli altri Paesi.
Il mercato dell’editoria digitale in Italia viene ostacolato da diversi fattori che vanno dalla poca dimestichezza con il commercio elettronico alla tassazione elevata degli eBook. Ricordiamo che l’IVA sulle copie cartacee è del 4%, mentre per i libri elettronici è pari al 20%. A questo bisogna aggiungere anche la recente Legge Levi che impedisce di applicare uno sconto superiore del 30% rispetto alla corrispondente versione cartacea.
La quota di mercato per gli eBook in Italia è di appena lo 0,5% del totale, contro il 3,7% del Regno Unito. Meno di 1 milione di persone possiede un dispositivo di lettura (tablet o eReader), mentre in Inghilterra sono stati venduti quasi 3 milioni di prodotti. Il confronto con gli Stati Uniti, patria del Kindle di Amazon, è ancora più umiliante: il mercato digitale è aumentato del 160% nei primi 5 mesi dell’anno, mentre il prezzo degli eBook è diminuito del 40% rispetto all’anno precedente.
Secondo le previsioni, il mercato digitale in Italia dovrebbe crescere del 5-6% nei prossimi 5 anni, anche grazie al recente arrivo dell’iBookStore di Apple, a cui si aggiungeranno presto Amazon e Google.