Le due principali società di analisi hanno pubblicato i dati relativi alle consegne dei PC nel terzo trimestre. Secondo Gartner sono state consegnate 68,9 milioni di unità con un calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Ciò significa che il mercato PC è in crisi da due anni, la durata più lunga della storia. IDC ha rilevato invece consegne per 68 milioni di unità con una diminuzione del 3,9%. Tra i produttori della top 5 solo ASUS, Dell e HP hanno registrato percentuali positive.
Gartner ritiene che la crisi sia dovuta ad una combinazione di fattori. Innanzitutto c’è stata una bassa domanda durante il periodo back-to-school e da parte dei consumatori che risiedono nei mercati emergenti. Nei paesi in via di sviluppo, gli utenti possiedono smartphone o phablet, dispositivi sufficienti per soddisfare le loro necessità. Il PC viene quindi considerato un prodotto inutile. Nei mercati maturi, invece, il PC non rappresenta una priorità, per cui l’acquisto di un nuovo modello non è indispensabile.
Il dato rilevato da IDC è migliore del previsto, quindi la società di analisi ha espresso un maggiore ottimismo rispetto a Gartner. I produttori stanno ricostruendo l’inventario, aggiornando i PC con nuovi processori e sistemi operativi, in modo da offrire dispositivi più veloci e più sicuri. A differenza del passato, né Gartner né IDC hanno addebitato le colpe della crisi a Windows 10 o alla Brexit.
La top 5 è sempre guidata da Lenovo, ma il produttore cinese ha perso quote di mercato nel terzo trimestre, consentendo l’avvicinamento di HP, che ha invece incrementato il suo market share. Percentuali positive anche per Dell (terzo posto) e ASUS (quarto posto per Gartner e quinto posto per IDC). Il dato più negativo è quello di Apple (-13% e 13,4%). L’azienda di Cupertino non ha ancora aggiornato i suoi prodotti, quindi le consegne sono calate drasticamente rispetto al terzo trimestre 2015.