La crisi economica in corso da circa un anno ha colpito più o meno pesantemente il mercato dei PC. Il settore desktop è quello che ha subito maggiormente la minore propensione al consumo degli utenti.
Continua invece il dominio dei netbook che, anche grazie a prezzi favorevoli, consentirà di incrementare il volume di vendite, nonostante i bassi margini di profitto per i produttori.
iSuppli stima una riduzione pari al 4% delle consegne complessive, che scenderà dalle 299,2 milioni di unità del 2008 alle 287,3 milioni di unità di quest’anno.
Un valore negativo delle vendite non si verificava dal 2001, quando a causa della famosa “bolla della new economy” (dot-com bubble), è stata registrata una contrazione del mercato del 5,1%.
Netto il calo per i sistemi desktop. Si parla di una diminuzione di consegne pari al 18,1%, con 124,4 milioni di unità rispetto ai 151,9 milioni dello scorso anno. Il taglio degli investimenti nel settore IT da parte delle aziende causerà una contrazione anche per il mercato dei sistemi server entry-level, che passeranno dai 7,7 milioni del 2008 ai 6,9 milioni previsti per l’anno in corso con un calo del 9,5%.
Notizie positive invece per il mercato dei notebook e soprattutto per quello dei netbook. Mentre per i primi si prevede un aumento delle vendite pari all’11,7%, per i secondi la percentuale sale al 100%, che si traduce in un raddoppio delle unità vendute.
Infatti, i 16 milioni di netbook consegnati nel 2008 diventeranno 33 milioni nel 2009, secondo le analisi di DisplaySearch. Ciò è dovuto principalmente al minor prezzo di vendita rispetto ai tradizionali notebook, ma questo trend potrebbe anche variare in futuro. Se i produttori aumenteranno ancora le dimensioni dei display e conseguentemente i prezzi, la domanda potrebbe rallentare bruscamente.