IDC ha pubblicato i dati relativi alle consegne dei tablet nel terzo trimestre 2015 e, ancora una volta, i numeri testimoniano la crisi che ha colpito questa categoria di prodotti da quasi un anno. Tra luglio e settembre sono stati spediti 48,7 milioni di unità con una diminuzione del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. L’unica speranza sembrano essere i dispositivi ibridi con tastiera staccabile.
La società di analisi ha stimato che nel 2014 sono stati venduti quasi 582 milioni di tablet, con un incremento del 36% rispetto al 2013. Nei mercati americani, europei e asiatici sono stati attivati oltre 100 milioni di tablet, quindi le opportunità di crescita sono molto basse. In sostanza, il settore ha ormai raggiunto la saturazione. IDC ha inoltre rilevato che gli utenti preferiscono mantenere il vecchio modello per un tempo maggiore del previsto (quattro anni), mentre gli smartphone hanno invece un “tasso di sostituzione” più alto.
I produttori hanno quindi iniziato ad offrire dispositivi con un diverso fattore di forma. Gli ibridi, come il Surface Book, rappresentano ancora una piccola percentuale del totale, ma la crescita è costante e la loro diffusione aumenterà nei prossimi 18 mesi. A differenza della prima generazione, i nuovi modelli offrono una buona combinazione tra hardware e software, adeguata all’uso consumer e aziendale. Alcuni produttori, tra cui Apple e Samsung, hanno invece scelto di aumentare la dimensione dei tablet tradizionali.
La top 5 dei produttori mondiali è sempre guidata da Apple con 9,9 milioni di iPad consegnati, ma il suo market share è in diminuzione (-19,7%). Samsung occupa il secondo posto con 8 milioni di unità (-17,1%), seguita da Lenovo con 3,1 milioni (+0,9%), ASUS con 1,9 milioni (-43,4%) e Huawei con 1,8 milioni (+147,9%). Il declino di ASUS è dovuto alla concorrenza sempre più agguerrita che offre prodotti simili ai famosi Transformer, mentre il successo di Huawei è da attribuire ai tablet con modulo 2G/3G.