Messenger per iOS: Facebook testa l'uso di FaceID

Facebook testa l'autenticazione con Face ID o Touch ID per gli utenti di Messenger per iOS. La novità potrebbe essere estesa in futuro a tutti gli utenti.
Messenger per iOS: Facebook testa l'uso di FaceID
Facebook testa l'autenticazione con Face ID o Touch ID per gli utenti di Messenger per iOS. La novità potrebbe essere estesa in futuro a tutti gli utenti.

Gli utenti di Facebook Messenger in possesso di un dispositivo iOS potrebbero presto avere la possibilità di aggiungere un nuovo livello di sicurezza alle conversazioni sulla piattaforma grazie all’integrazione, ora in fase di test in casa Facebook, con Touch ID e Face ID, i sistemi di l’autenticazione di Apple rispettivamente tramite l’impronta digitale o il volto degli utenti.

Oggi chiunque ha accesso al nostro smartphone può aprire senza problemi l’app di Facebook Messenger e leggere le nostre conversazioni, come accade per gran parte delle applicazioni per iOS. L’idea di Facebook, invece, è quella di permettere agli utenti di utilizzare Touch ID o Face ID per sbloccare l’accesso a Facebook Messenger, e quindi alle nostre conversazioni, così da aggiungere un ulteriore livello di protezione.

Sono già molte le applicazioni per iOS che sfruttano il sistema di autenticazione di Apple, da Amazon a Google Drive, passando per Netflix, PayPal e le app delle varie banche e di Poste Italiane, ma è insolito che sia un’app di messaggistica istantanea a farlo. È vero, però, che Messenger è sempre più utilizzato e molti utenti lo utilizzano come sistema primario per tenersi in contatto virtualmente con amici e familiari, quindi le informazioni private e riservate che si scambiano sulla piattaforma sono notevoli.

Da qui l’idea di rendere un po’ più sicura l’applicazione, così da garantire il più possibile la privacy. Si potrà decidere di abilitare la richiesta di autenticazione con Touch ID o Face ID non appena di chiude l’app di Messenger, ma anche dopo un minuto, 15 minuti o un’ora dopo.

Facebook precisa che dopo una prima fase di test l’idea è quella di estendere la funzionalità a tutti gli utenti di iOS e, in futuro, di fare lo stesso con Android.

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