Meta AI arriva finalmente in Europa. L’innovativo assistente virtuale del colosso tecnologico guidato da Mark Zuckerberg sbarca su WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, coprendo oltre 60 paesi, inclusa l’Unione Europea. Dopo un anno di ritardi legati a complesse questioni normative, l’espansione rappresenta la più vasta implementazione globale dell’intelligenza artificiale di Meta.
Gli utenti potranno accedere gratuitamente al servizio cercando l’icona blu dedicata o digitando @MetaAI
seguito dalla propria richiesta direttamente nelle conversazioni. Questa integrazione semplifica l’interazione, rendendo il servizio accessibile a un vasto pubblico.
Come funziona l’assistente
Attualmente, il chatbot offre esclusivamente interazioni testuali, rispondendo a domande, fornendo approfondimenti e assistendo nella risoluzione di problemi pratici. Una funzionalità distintiva è la possibilità di utilizzarlo nei gruppi di chat, oltre a offrire accesso a contenuti rilevanti nei feed social attraverso comandi specifici.
Le risposte vengono integrate direttamente nella chat, eliminando la necessità di passare ad altre applicazioni. Per rispettare le rigide normative europee sulla privacy, il modello implementato nell’UE è limitato alle funzionalità testuali e non utilizza dati degli utenti europei per l’addestramento.
Ostacoli normativi superati
Il debutto europeo è stato reso possibile grazie a intense collaborazioni con le autorità di regolamentazione, in particolare quelle irlandesi responsabili della protezione dei dati. Queste avevano inizialmente bloccato l’addestramento dell’assistente sui contenuti degli utenti europei.
Ellie Heatrick, portavoce di Meta, ha sottolineato come l’azienda abbia adottato un approccio prudente, limitando l’assistente a un modello testuale che non utilizza i dati degli utenti europei. Questo bilanciamento tra innovazione tecnologica e conformità normativa ha permesso di superare le barriere regolatorie.
Sviluppi futuri
Nonostante le attuali restrizioni, Meta punta ad ampliare progressivamente le funzionalità del suo assistente virtuale in Europa, aspirando a raggiungere lo stesso livello di servizio disponibile negli Stati Uniti, dove l’assistente conta già centinaia di milioni di utenti mensili.
L’azienda sta inoltre valutando l’integrazione della intelligenza artificiale in dispositivi come gli occhiali smart Ray-Ban. Tuttavia, questi dispositivi non supportano ancora capacità multimodali. Questo lancio segna un importante passo avanti per l’adozione globale delle tecnologie di intelligenza artificiale, pur mantenendo il rispetto delle esigenze normative e di privacy nel contesto europeo.