Si addensano nuvole scure sopra Meta. Bruxelles infatti si prepara a sganciare una bomba sulla società di Mark Zuckerberg che gestisce Facebook e Instagram. L’accusa? Pratiche sleali sul mercato, ovvero abuso di posizione dominante. Stando a quanto riportato da Reuters, la decisione definitiva potrebbe arrivare tra settembre e novembre. Se venisse comminata una sanzione di tale portata, sarebbe elevatissima anche per Zuckerberg stesso, che è tra gli uomini più ricchi d’America con un patrimonio personale (a tutto il 2023) di 122.9 miliardi di dollari.
Si prevede che Meta possa essere multata con una cifra record di 13,4 miliardi di dollari, pari a circa il 10% del suo fatturato annuale. Questa sanzione, se confermata, sarebbe la più alta mai inflitta da Bruxelles a una grande azienda tecnologica, superando le precedenti multe imposte a Google.
L’accusa principale riguarda l’abuso di posizione dominante da parte di Meta, in particolare l’integrazione forzata del servizio di annunci Marketplace con Facebook, in violazione delle norme antitrust europee. Questa pratica, secondo la Commissione Europea, avrebbe danneggiato la concorrenza nel mercato della pubblicità online
Di fronte a queste accuse, Meta ha sempre ribadito la loro infondatezza, dichiarandosi pronta a collaborare con le autorità competenti per dimostrare come le proprie attività siano finalizzate a favorire i consumatori e a promuovere un mercato più equo e competitivo.
La sentenza della Commissione europea potrebbe segnare un nuovo round nella battaglia tra Bruxelles e i giganti del tech. La maxi-multa in arrivo si inserisce nel più ampio tentativo dell’UE di mettere ordine nel caotico mondo digitale, imponendo regole più severe alle grandi piattaforme online.