Meteotek è un progetto spagnolo di scuola superiore IES La Bisbal School, nella Catalogna, che sta meravigliando il mondo per gli ottimi risultati ottenuti nella realizzazione di una sonda meteo. Il progetto, iniziato appena a maggio del 2008 e portato già a termine con il lancio nell’atmosfera del 28 febbraio 2009, è stato realizzato da dei semplici ragazzini di scuola superiore sotto la guida del professor Jordi Fanals Oriol. Con una modica spesa di un centinaio di euro per un pallone in lattice e una macchina fotografica, gli studenti spagnoli hanno mandato un pallone aerostatico amatoriale alla impressionante altezza di 30.600 metri e da esso hanno scattato delle fantastiche foto.
La pagina ufficiale del progetto mostra delle eccezionali foto che sono state mostrate in tutta la loro bellezza anche sul giornale inglese Telegraph, che ha riportato le avventure del giovane gruppo di studenti.
Il futuri scienziati hanno costruito un pallone aerostatico equipaggiato di sensori di temperatura e pressione, GPS, radio e una fotocamera. I sensori elettronici sono stati costruiti da zero dagli studenti Gerard Marull Paretas, Sergi Saballs Vila, Marta Gasull Morcillo e Jaume Puigmiquel Casamort, e l’unico costo vivo sostenuto dai ragazzi è stato di meno di 50 euro per un pallone in lattice da usare come sonda aerostatica. Il pallone, riempito di elio, è stato lanciato alle 9:10 del 28 febbraio e ha tranquillamente superato – ad una velocità di 270 metri al minuto- l’altezza tipica degli aerei di 10.000 metri, per arrivare addirittura a 30.677 metri sulla superficie della Terra e da qui scattare delle affascinanti fotografie. L’ascesa è stata seguita da terra e controllata tramite Google Earth inviando appositi segnali di guida movimenti sul canale radio appositamente progettato dagli studenti.
Il capoprogetto, Gerard Marull, ha dichiarato alla stampa inglese:
Il pallone che abbiamo scelto è stato riempito con elio fino a poco più di due metri e pesava appena 1500 grammi. Era in grado di portare l’equipaggioamento a sensori e la fotocamera digitale Nikon che pesavano 1.5 KG. Abbiamo preso delle letture appena il pallone si è staccato dal suolo e abbiamo monitorato e mappato il progresso usando Google Earth e il ricevitore radio a bordo. Appena superati i 100.000 piedi il pallone ha perso pressione e tutta l’attrezzatura è stata fatta tornare a terra. Abbiamo dovuto viaggiare per 10KM per trovare i sensori e la card della macchina fotografica che stava ancora emettendo il suo segnale anche se era stata esposta a condizioni estreme.
Un altro affascinante uso quindi dei tool Google, che da sempre sono alla portata di chiunque voglia dedicarci tempo e passione, come questi bravissimi ragazzi spagnoli.