«Passiamo all’azione facendo i conti con la realtà che ci circonda. Non ho voluto e non voglio illudere nessuno di voi e tanto meno me stesso ma la politica si fa con i numeri e con la partecipazione. Partecipiamo, partecipate portando all’interno delle istituzioni un nuovo modo di fare politica. Per questo insisto sulla opportunità di lanciare la nostra lista alle prossime elezioni regionali, la lista del blog, la vostra lista». Non sono parole di Beppe Grillo, ma di Gianfranco Miccichè, il presidente dell’Assemblea regionale della Sicilia, che dal suo sito Web ha da poco lanciato un invito esplicito ai lettori per diventare parte attiva nella sua campagna elettorale.
Dopo aver rinunciato alla corsa per la presidenza della Regione, in cambio di un incarico politico a livello nazionale nel caso in cui il Popolo della Libertà ottenga la maggioranza per formare il prossimo governo, Miccichè si è dovuto confrontare con il disappunto delle centinaia di cittadini siciliani che quotidianamente consultano il suo blog. Negli oltre mille commenti inviati in risposta al suo breve post sulla scelta di abbandonare la sfida per la presidenza, simpatizzanti e semplici internauti hanno espresso dispiacere e aspre critiche nei confronti di Gianfranco Miccichè, tanto da spingerlo a lasciare uno spiraglio per un possibile ripensamento.
Caso ancora isolato, il blog del presidente dell’Assemblea regionale della Sicilia sembra fotografare genuinamente il periodo non semplice per Miccichè, combattuto tra le esigenze del partito e le richieste dei cittadini. Probabilmente sulla scia delle ultime difficili scelte, Gianfranco Miccichè ha deciso di rompere gli indugi, rendendo partecipativo il proprio progetto politico per la Sicilia. «Uscite allo scoperto anche voi, abbandonate i vostri nick ed incominciate ad assumervi le vostre responsabilità. Io l’ho già fatto e continuerò a farlo senza arrendermi» scrive il presidente rivolgendosi direttamente ai suoi lettori. Dalla selezione dei curricula inviati, nascerà così una "Lista blog" che, nelle intenzioni di Miccichè, potrà rendere concrete le istanze espresse sul suo diaro personale online. Un nuovo passo verso la politica 2.0?