Non è colpa di nessuno. Mi avevano avvertito degli effetti negativi delle medicine ma il dolore era troppo forte e sentivo di non poter sopravvivere senza di esse.
Così avrebbe detto lo scomparso
Michael Jackson, durante la prima seduta spiritica su Twitter, organizzata dalla compagnia Angels Fancy Dress.
Jackson era uno delle quattro celebrità scelte dagli utenti Twitter per essere interpellati dal medium Jayne Wallace, assieme a Kurt Cobain, River Phoenix e Shakespeare. Alla domanda “chi è responsabile della tua morte?”, il cantante avrebbe appunto preso su di sé tutte le responsabilità, scusandosi poi con i fan per non aver portato per il mondo il suo ultimo spettacolo per il “This Is IT tour”, come aveva promesso. Avrebbe affermato inoltre di essere in contatto nell’aldilà con Cobain e Phoenix, ma non con il Bardo, il cui spirito sarebbe ormai troppo debole per essere contattato.
Che dire, in pochi casi si è assistito a uno sfruttamento dell’immagine di una celebrità scomparsa come nel caso di Jackson. Non meraviglia dunque questa ennesima iniziativa. Personalmente non ho mai apprezzato molto la sua musica, ma se fossi un vero fan, oggi sarei veramente furioso.