Micro-pagamenti per la sopravvivenza dei quotidiani online

Micro-pagamenti per la sopravvivenza dei quotidiani online

La crisi della carta stampata, soprattutto d’oltre-oceano, fa riflettere sulle possibilità (e sul come) di salvare questo settore. Lo spostamento dei quotidiani, dalla carta all’online non ha portato ai risultati sperati, poiché non si riesce a monetizzare l’enorme quantità di visite che quotidianamente si hanno sulle notizie.

Per salvare i giornali online, si stanno facendo tante proposte, tra le quali, l’ultima è l’utilizzo dei micro-pagamenti, cioè l’acquisto e l’accesso ai contenuti pagando una piccola somma (o un abbonamento) sull’esempio di iTunes.

Alcuni giornali hanno ipotizzato un contributo economico da parte degli utenti che va dal mezzo centesimo, per la lettura di un articolo contenuto in un’area premium, a un quarto di dollaro, per scaricare una versione da stampare di articoli visibili gratuitamente. L’idea è quella di puntare sulle piccole transazioni, ai processi trasparenti, accessibili e facili da effettuare.

Per far funzionare questo sistema si dovrà puntare sul valore dei contenuti, ma il problema sarà cambiare il comportamento degli utenti che sono abituati a leggere gratis. I micro-pagamenti potrebbero diminuire la democrazia del Web poiché non tutti avranno accesso alle informazioni.

È davvero questa la soluzione per la sopravvivenza dei giornali online, o bisogna attendere nuove forme di pubblicità?

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