Realizzare batterie sempre più piccole, senza ridurne eccessivamente la capacità, aggiungendo la possibilità di velocizzarne la ricarica in maniera decisamente sostanziosa. È questo l’obiettivo con il quale un team di ricercatori ha condotto il proprio lavoro negli ultimi mesi, giungendo alla produzione di un primo prototipo di batteria dalle dimensioni sensibilmente ridotte e capace di ricaricarsi in pochi secondi.
La dimensione maggiore è infatti di pochi millimetri, rendendone possibile l’utilizzo non solo a bordo di dispositivi di dimensioni medio-grandi come tablet, smartphone ed altri apparecchi elettronici, bensì anche per alimentare sensori, dispositivi medici ed altri device di dimensioni simili. Alla base di tale tecnologia vi è una struttura tridimensionale all’interno della batteria che consente di accumulare energia elettrica in maniera particolarmente rapida, con velocità circa 1000 volte superiori rispetto agli standard attuali.
Le possibilità d’uso di una simile soluzione sono del resto piuttosto ampie ed anche i ricercatori ne hanno evidenziate alcune decisamente interessanti. Ad esempio, potrebbe esser possibile utilizzare uno smartphone per ristabilire una batteria per auto esausta, ricaricando il terminale in pochi secondi per poterlo riutilizzare pressoché subito.
I test di laboratorio hanno fornito fino ad oggi risultati particolarmente incoraggianti ed il team cui va il merito della scoperta spera di poter vedere integrata tale tecnologia all’interno dei dispositivi in commercio in tempi non troppo lunghi. Come spesso accade, tuttavia, è prevedibile un ampio periodo di test al fine di verificare le potenzialità e le capacità di tali batterie sul campo in archi temporali abbastanza lunghi da poter ritenere l’intera tecnologia sufficientemente matura da affrontare l’ingresso sul mercato.