Microchip high-tech collegati al cervello potrebbero presto dare agli umani una super intelligenza. Alcuni ricercatori starebbero infatti lavorando per sviluppare metodi non invasivi per spingere il cervello umano oltre il suo potenziale.
I recenti progressi tecnologici potrebbero rendere tutto ciò possibile entro i prossimi cinque anni, ha detto il neuroscienziato della Northwestern University Dr. Moran Cerf; ma avverte anche che questo potrebbe creare nuove forme di disuguaglianza all’interno della società.
L’obiettivo è quello di sviluppare un chip con una connessione Internet che va per esempio su Wikipedia, e quando chiedo qualcosa di particolare, il pensiero mi dà la risposta.
Cerf sta attualmente lavorando per sviluppare uno di questi chip, con lo scopo di migliorare l’intelligenza umana fondendola con la tecnologia. Questa idea è decollata negli ultimi anni, con iniziative come Neuralink sponsorizzata da Elon Musk che lavora per sviluppare interfacce cervello-computer. Anche DARPA ha anche espresso il suo costante interesse nel campo, lavorando per migliorare le capacità cognitive dei soldati.
Sempre secondo Cerf, potremmo essere a pochi anni da grandi risultati in tal senso. Ma l’utilizzo di una simile tecnologia nella società di oggi potrebbe creare un dislivello intellettivo nella popolazione e destare l’interesse di molti proprio per la sua facilità di innesto: per certi versi può sembrare fantascienza, ma i ricercatori stanno cercando di realizzare un microchip non invasivo che possa essere ingerito o iniettato, senza la necessità di operazioni chirurgiche.
La tecnologia sta compiendo davvero passi da gigante. Secondo il fondatore di Alibaba, Jack Ma, potrebbe addirittura essere la causa scatenante di un terzo conflitto mondiale. D’altronde la storia ci ha insegnato che l’innovazione tecnologica è sempre stata dietro le guerre.