Nelle parole di Steve Ballmer (in inglese) la presentazione ufficiale dell’accordo firmato da Microsoft e Yahoo:
«Yahoo e Microsoft hanno annunciato un accordo che migliorerà l’esperienza di ricerca sul Web per utenti ed inserzionisti e sosterrà l’innovazione nell’industria. In termini semplici, Microsoft potenzierà la ricerca Yahoo mentre Yahoo diventerà la forza esclusiva globale per le inserzioni di entrambe le compagnie».
Un comunicato ufficiale chiude i rumor e spazza ogni condizionale: Microsoft e Yahoo iniziano una collaborazione pluriennale che cambierà il focus di entrambe le compagnie rendendo le parti più complementari e tentando così di sfidare più da vicino il gigante Google. Interessante la dichiarazione di Carol Bartz, CEO Yahoo, che vede nella stretta di mano con Ballmer quel carico di valore che il gruppo si attendeva da Microsoft (niente soldi, dunque, ma una scommessa comune: tra le righe, una vittoria di Ballmer quantomeno per il breve periodo). Ma interessante, soprattutto, la stoccata contro il nemico comune: mettendo a disposizione una via alternativa agli inserzionisti, l’accordo che combina Yahoo e Microsoft crea una alternativa e «gli advertiser non dovranno più far riferimento a lungo ad una sola compagnia che controlla oltre il 70% del mercato»: Microsoft viaggia a testa alta e si propone come alternativa, rendendo pubblica la sfida che tutti ben conoscono.
Ballmer punta soprattutto su innovazione ed economia di scala: mentre gli investimenti Microsoft su Bing punteranno tutto sulla prima componente, i numeri di Yahoo rappresentano la seconda. Roy Bostock, sull’altra sponda, ringrazia Carol Bartz per il lavoro che sta compiendo e conferma il supporto dell’intero team per il CEO di Sunnyvale. Il quale spiega:
Questi gli elementi chiave dichiarati nel comunicato ufficiale Microsoft:
- «L’accordo ha durata decennale»;
- «Microsoft acquisisce una licenza esclusiva per le tecnologie di ricerca Yahoo e potrà integrare le tecnologie di ricerca Yahoo nelle esistenti piattaforme di ricerca sul web»;
- «Bing diventa l’algoritmo esclusivo per ricerca sui siti Yahoo […]»;
- Yahoo diventa concessionario esclusivo per la vendita delle pubblicità sugli spazi comuni e la piattaforma Microsoft’s AdCenter diviene lo strumento predefinito per regolare i meccanismi di transazione e di inserzione;
- Le due aziende manterranno separati i gruppi dediti al display advertising e le forze vendita;
- Microsoft ricompenserà Yahoo tramite revenue sharing, ma non viene precisato il quantitativo esatto della condivisione; Microsoft garantirà inoltre gli introiti di Yahoo per almeno i primi 18 mesi;
- Yahoo avrà benefici a regime per 500 milioni annui e risparmi per 200 milioni, con profitti annui stimati a livello di cash flow per circa 275 milioni;
- I due gruppi assicurano massima tutela della privacy con una condivisione minima dei dati relativi alle ricerche al fine di garantire massima aderenza agli standard per la tutela degli utenti;
Un apposito sito Web è stato predisposto per spiegare la natura dell’accordo nei dettagli e nel modo in cui andrà evolvendosi. In assenza di contestazioni o indagini di approfondimento da parte delle istituzioni, le parti contano di dare il via ufficiale alle attività comuni nei primi mesi del 2010.
La borsa sembra aver dato la propria prima sentenza inequivocabile: +1.5% le azioni Microsoft nel mercato che precede l’apertura a Wall Street, -6.8% le azioni Yahoo. Dalle parti di Sunnyvale, probabilmente, ci si attendeva denaro contante da parte di Steve Ballmer, denaro che sembra invece essere stato spalmato su più anni e condizionato dalle performance che le parti riusciranno a maturare operando in reciproca collaborazione.