Ancora una volta è TechCrunch a sapere per primo quale sarà la prossima carta che cadrà sul tavolo delle contrattazioni per la scalata a Yahoo. Ed il giocatore pronto ad entrare nella partita è un nome atteso da tempo sullo scacchiere della trattativa: Rupert Murdoch.
Microsoft ha fatto la propria offerta: 44 miliardi (31 dollari ad azione) per avere in mano il 100% della società. Yahoo ha però rifiutato, considerando sottostimato il valore complessivo di tutto ciò che sta dietro il brand Yahoo. Poi silenzio. Si è vociferato che Google, tramite AOL, avrebbe potuto sostenere Google. Si è parlato di Disney o altre compagnie. E si era parlato di Rupert Murdoch ma tra silenzi e mezze smentite l’ipotesi sembrava sgonfiarsi giorno dopo giorno. Nell’impasse tra Microsoft e Yahoo, però, serviva un terzo incomodo che smuovesse le acque dell’operazione. Murdoch, con pieno interesse, potrebbe ora essere pronto a sciorinare la propria offerta lanciandosi in aiuto a Yahoo per rialzarne la quotazione.
Nulla di ufficiale al momento, ma le voci scaturite ipotizzano un’offerta per avere il 20% della società. L’offerta proietterebbe il valore di Yahoo a 50 miliardi di dollari, spostando dunque al rialzo la quota precedentemente segnata dall’OPA Microsoft. Se così stanno le cose, il management Yahoo potrebbe anche uscire dalla prossima riunione con un consiglio ai propri azionisti: vendere. Ma difficilmente Microsoft rinuncerà al proprio ruolo da protagonista in questa sfida e basterebbe spostare da 31 a 35/36 dollari l’offerta iniziale per tornare in cima alle preferenze degli azionisti. Azionisti che, peraltro, hanno già mostrato segni di agitazione: da più parti sono giunte pressioni alla stanza dei bottoni di Yahoo affinché non venisse persa l’occasione maturata di rientrare dalle perdite accumulate negli ultimi anni. Jerry Yang ha così calmato le acque spiegando di voler agire nell’interesse del proprio azionariato, e la scelta operata potrebbe ora (se fossero confermati i rumor su Murdoch) essere premiata nel giro delle prossime ore.
Murdoch ha oggi in mano News Corp e MySpace. Da tempo il magnate australiano proprietario dell’impero Sky profetizza il fondamentale ruolo della rete nella comunicazione e nella finanza del futuro. Ora Murdoch sta cercando di entrare dalla porta principale, ma il suo intervento potrebbe essere anche strumentale ad una opposizione nei confronti di un gruppo che, tramite una piccola percentuale in Facebook, minaccia da vicino anche i suoi investimenti nel mondo dei social network. In una giornata estremamente positiva per tutto il listino, nel frattempo, le azioni News Corp si fermano a -0.62%: l’impegno per Yahoo non sarebbe senza contraccolpi ed i vantaggi di breve periodo potrebbero essere sacrificati nel nome di un progetto di più lunga gittata.