Da quando, il 1 febbraio scorso, Microsoft ha proposto la propria offerta pubblica d’acquisto per Yahoo, le voci in merito si sono sovrapposte senza che mai si giungesse ad una qualche soluzione. Secondo gli analisti il matrimonio tra le parti sarebbe cosa giusta ed equa, ma prima di mollare la presa Yahoo intende provarle tutte. E l’ultima spiaggia è rappresentata ad oggi da Time Warner.
Secondo il Wall Street Journal, infatti, i colloqui tra Time Warner e Yahoo non si sarebbero mai interrotti. La controllata AOL, infatti, è l’unico nome che sembra poter essere potenzialmente interessato agli asset di Sunnyvale e, sebbene non si possa parlare di acquisizione vera e propria, una fusione tra le parti potrebbe sì essere un esito possibile. Oltretutto tra quanti hanno investito nel gruppo v’è anche una percentuale minoritaria appartenente a Google, rappresentante decisamente interessato a far sì che la trattativa continui e Yahoo non finisca tra le braccia di Steve Ballmer.
Fonti vicine alle trattative non vedono comunque troppi spiragli in questo filone: Microsoft rimane la candidata numero uno ad ottenere una firma conclusiva sulla questione. La manovra di Time Warner, tra l’ostruzionismo ed il possibilismo, non sembra ottenere dunque troppo credito. I tempi, nel frattempo, si stringono in quanto, come fa notare La Repubblica, il tempo disponibile per le risposte chiarificatorie inizia a stringersi: «Yahoo starebbe pensando di posticipare l’assemblea annuale proprio per avere più tempo per trovare eventuali partner nel tentativo di neutralizzare i propositi di conquista di Bill Gates. […] Tuttavia l’assemblea non può essere posticipata in eterno: secondo le leggi del Delaware, stato nel quale Yahoo ha la sede legale, una public company (società ad azionariato diffuso) non può far passare più di 13 mesi senza tenere l’assemblea annuale. L’ultima assemblea annuale si è tenuta il 12 giugno dell’anno scorso».
Le azioni dei rispettivi gruppi aprono oggi in borsa senza grossi scambi. YHOO è quotata 28 dollari circa, al di sotto dei 31 offerti da Microsoft nell’OPA in discussione.