Sembra un origami e invece è un nuovo microscopio realizzato con la carta: si chiama Foldscope e mira a rivoluzionare il mondo in cui possono esser scoperte le malattie soprattutto nei paesi del terzo mondo, che non hanno abbastanza risorse per acquistare strumenti medici e di ricerca. Questo perché il suo costo è estremamente basso, ovvero di circa 70 centesimi di euro.
Foldscope è stato sviluppato presso la Stanford University e sta per giungere sul mercato nel tentativo di rappresentare «il miglior strumento possibile per la diagnostica delle malattie che potremmo quasi distribuire gratuitamente», come spiega il suo creatore Manu Prakash. «Ciò che è venuto fuori da questo progetto è ciò che noi definiamo come microscopia usa-e-getta».
Il dispositivo di carta utilizza una lente sferica piuttosto che una a vetro curvo ed è proprio tale elemento a renderlo così unico. Riesce infatti a ingrandire fino a 2000 volte e il suo montaggio è estremamente facile: basta mettere il campione su un vetro e inserirlo tra gli strati di carta sul microscopio. Foldscope può inoltre esser dotato di luci a LED, alimentato da una batteria per orologi e anche utilizzato per proiettare immagini su una parete, ed è proprio tale caratteristica quella che consentirà ai ricercatori o ai medici di visualizzare direttamente le informazioni rilevate dal sistema, così da fare una diagnosi corretta o per utilizzarlo come strumento di apprendimento.
Il progetto è stato finanziato dalla Gordon and Betty Moore Foundation e sta per giungere tra le mani di 10.000 scienziati, nel tentativo di trovare nuove idee stimolanti su cosa sarà possibile fare col dispositivo. Inizialmente era stato progettato per individuare più facilmente alcune malattie trasmissibili per via ematica, come la malaria, la malattia del sonno africana e la schistosomiasi. Ogni tipo di Foldscope sviluppato riguarda una specifica malattia, per un totale di dodici.