129 denunce a capo di altrettanti diversi phisher sarebbero state depositate da Microsoft nell’area tra Europa e Medio Oriente con la Turchia tra i paesi principalmente colpiti. Reuters riporta la Germania e la Francia tra i paesi europei nell’occhio del ciclone, ma anche l’Italia è segnalata tra le nazioni in qualche modo coinvolte dall’iniziativa.
La lotta lanciata da Microsoft contro il phishing giunge nel contesto della Global Phishing Enforcement Initiative (GPEI) presentata nel Marzo scorso e grazie ai dati raccolti dal gruppo ed altri partner un centinaio di denunce saranno supportate da dati concreti che dovrebbero inchiodare la posizione dei responsabili. «Il phishing è un crimine. Minaccia la fiducia dei consumatori per quanto riguarda Internet ed è un ostacolo agli sforzi del settore e dei responsabili delle decisioni a livello europeo per incentivare l’utilizzo di servizi online innovativi e utili per i cittadini», tuonava ai tempi Microsoft, da cui già giungeva una chiara dichiarazione di intenti: «il lancio dell’iniziativa GPEI è l’ultima mossa dell’impegno a lungo termine di Microsoft volto a combattere il phishing e altre forme di cybercrimine. Microsoft è stata la prima a far chiudere 4.744 siti di phishing in tutto il mondo e negli Stati Uniti la scorsa primavera Microsoft ha passato agli atti 117 azioni legali di phishing».
Per il solo 2006 Gartner valuta l’ammontare totale del danno causato dal phishing a 2.8 miliardi di dollari, il che si inserisce in un contesto in cui questo particolare tipo di truffa esce da un trend di crescita che non lascia ben sperare per il futuro prossimo.