Se il titolo Microsoft è uno dei pochi ad aprire la giornata di Wall Street con un ampio guadagno, c’è un motivo ben preciso: l’azienda ha infatti deciso di “drogare” il valore delle proprie azioni con una duplice azione congiunta che da una parte va incontro agli azionisti, e dall’altra esprime una evidente fiducia del top management circa il futuro dell’azienda.
Il board of director di Redmond ha stabilito innanzitutto una forte opera di buyback: il gruppo rientrà in possesso di azioni proprie fino ad un valore di 40 miliardi di dollari, il tutto con un’azione destinata a concludersi entro il 30 settembre 2013 (circa 8 miliardi annui per il prossimo quinquennio). Tale azione è aggiunta alla decisione di aumentare il dividendo ai propri azionisti, il quale passa da 11 a 13 centesimi per ogni azione (+18%). I primi ad aver diritto al dividendo maggiorato saranno coloro i quali in data 20 novembre saranno registrati tra gli azionisti del gruppo (il dividendo sarà pagato in data 11 dicembre).
Chris Liddell, chief financial officer Microsoft, esprime subito il proprio pensiero circa la manovra effettuata: «questo annuncio illustra la nostra fiducia nella crescita di lungo periodo della nostra azienda ed il nostro impegno per il ritorno del capitale ai nostri azionisti». Liddell aveva anzitempo espresso vera e propria “frustrazione” nel vedere le azioni MSFT tanto depauperate nonostante il buon andamento dei bilanci. Liddell si era scagliato contro un certo giudizio falsato nei confronti del proprio gruppo, ma ora ha deciso di intervenire proattivamente per riportare lustro sulle azioni di Redmond (forti di un rating AAA che, in momenti di instabilità generale come quello odierno, rappresenta un valore aggiunto di tutto interesse).
Al momento il titolo Microsoft sta viaggiando a Wall Street a circa +4.1%. MSFT è quotato 26 dollari, ben lontano ancora dai 38 dollari di fine 2007 e con un calo (-33%) rispetto a inizio anno del tutto paragonabile al depauperamento dei titolo Apple (-31%) e Google (-41%). Quando per la prima volta l’ipotesi del buyback è stata avanzata da Heather Bellini (USB), le previsioni erano di un quantitativo pari a 20 miliardi di dollari. Le stime Bloomberg lo scorso agosto proiettavano il titolo MSFT a 40 dollari entro 12 mesi, ma le turbolenze bancarie ancora non avevano preso piede con tutta la violenza manifestatasi in queste settimane.
Il ristabilirsi della borsa dovrebbe confortare gli auspici di quanti contano di rientrare quanto prima nelle perdite accumulate negli ultimi mesi, ma è soprattutto sul mercato che Microsoft ha il dovere di riguadagnare posizioni dopo i dubbi su Vista, la debacle di Yahoo e la pressione costante del mondo Google.