Microsoft stanzierà ben 50 milioni di dollari in 5 anni per allargare il suo programma “Ai for Earth“. Lo scorso luglio, Microsoft aveva annunciato questo nuovo programma che utilizza le potenzialità dell’intelligenza artificiale per risolvere le sfide ambientali del mondo. Nello specifico, “Ai for Earth” offre alla organizzazioni non governative e ad altri gruppi l’accesso ai servizi offerti dall’intelligenza artificiale per consentire loro di affrontare in modo più efficiente ed efficace le problematiche relative all’acqua, all’agricoltura, ai cambiamenti climatici ed alla biodiversità.
Brad Smith, presidente e Chief legal office di Microsoft, in occasione del secondo anniversario dell’Accordo sul clima di Parigi, ha annunciato la volontà della società di investire maggiormente su questo programma con una cifra di 50 milioni di dollari che sarà spalmata in 5 anni. Brad Smith evidenzia come Microsoft creda molto nel programma “Ai for Earth” che può rappresentare un importante aiuto per tutte quelle realtà che stanno creando soluzioni sostenibili per risolvere molte problematiche ambientali del mondo. Microsoft intende mettere nel programma non solo più risorse ma anche un impegno a lungo termine per aiutare tutte le realtà che lavorano in questi ambiti.
Microsoft prevede, inoltre, di offrire alle università, alle organizzazioni non governative e ad altri gruppi, corsi di formazione su come sfruttare in maniera ottimale le intelligenze artificiali per i loro progetti.
Con il tempo, Microsoft identificherà i progetti che mostrano le migliori prospettive e su cui la casa di Redmond potrebbe decidere di investire maggiormente.
Tra le realtà italiane che hanno avuto accesso a questi fondi c’è il Politecnico di Milano. Un gruppo di ricercatori ha ottenuto un finanziamento da parte del programma “Ai for Earth” di Microsoft per un progetto concernente il monitoraggio del manto nevoso e sulle previsioni di approvvigionamento idrico attraverso il deep learning.
In questo progetto, i ricercatori italiani si sono concentrati maggiormente sul problema della scarsità dell’acqua delle stagioni più secche nelle regioni montane temperate dove l’approvvigionamento idrico dipende molto dall’estensione del manto nevoso delle montagne circostanti.