Microsoft: a piede libero i virus writer ricercati

Ancora e sempre in libertà gli autori dei noti virus SoBig, Blaster e MyDoom. Nonostante sui loro capi penda una taglia da 250.000 dollari le notizie sono ancora poche. Prossimamente, però, potrebbe esserci un qualche arresto eccellente.
Microsoft: a piede libero i virus writer ricercati
Ancora e sempre in libertà gli autori dei noti virus SoBig, Blaster e MyDoom. Nonostante sui loro capi penda una taglia da 250.000 dollari le notizie sono ancora poche. Prossimamente, però, potrebbe esserci un qualche arresto eccellente.

Dal “e-Crime Congress” di Londra arrivano nuove rivelazioni di casa Microsoft in tema sicurezza. Se il dibattito è colorato da sfumature ottimistiche, il quadro attuale della situazione è tutt’altro che positivo. A farsi portavoce del cast di Redmond è David Aucsmith, chief technology officer per il distaccamento Microsoft responsabile del reparto sicurezza.

Le rivelazioni partono da un dato preciso: i tre virus writer più ricercati (e sui quali pende una sorta di “taglia” al momento non assegnata) sono attualmente in libertà. Dei responsabili si sa poco o nulla, e l’identificazione avviene tramite i nomi dei tre temibili virus prodotti: SoBig, MSBlast (Blaster) e il recente MyDoom.

Chiunque consegni informazioni che facilitino l’identificazione dei tre avrebbe un compenso di 250.000$ stanziati all’interno del piano da 5 milioni di dollari che Microsoft ha intrapreso nel 2003 con l’obiettivo di una campagna di repressione a tutto vantaggio della sicurezza dei sistemi di casa Gates.

Dalle parole di Aucsmith sembra che qualche notizia sia trapelata. Addirittura potrebbe essere imminente qualche arresto eccellente, ma in merito il portavoce Microsoft evita di fornire ulteriori dettagli limitandosi a specificare come gli inquirenti impegnati stiano valutando le informazioni ottenute da Microsoft e in tempi ragionevoli potrebbero esserci i primi risvolti concreti del caso.

Aucsmith è lapidario sui sistemi per mantendere sicuro il proprio pc: il sistema a patch comporta difficoltà non secondarie, per cui solo mantenendo i sistemi aggiornati è possibile mantanere uno standard sufficiente di sicurezza. Anche le patch, comunque, cambieranno: si offrirà nel futuro prossimo la possibilità di disinstallare il pacchetto e l’installazione non comporterà la necessità di riavviare la macchina.

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