Dopo l’annuncio di Steve Ballmer, che lascerà Microsoft entro i prossimi 12 mesi, sono iniziate a circolare varie ipotesi sulla persona che ricoprirà il ruolo di CEO. Un comitato nominato dal consiglio di amministrazione è stato incaricato di esaminare i curriculum di candidati interni ed esterni. Nelle ultime ore sono emersi i nomi di due dirigenti finora non inclusi nella lista dei papabili: Alan Mulally, CEO di Ford Motor, e Mike Lawrie, CEO di Computer Sciences Corp.
Il futuro CEO dell’azienda di Microsoft verrà probabilmente deciso entro fine anno. Secondo le fonti dell’agenzia di stampa Reuters, almeno tre dei top 20 investitori hanno suggerito i nomi di Mulally e Lawrie per dare un taglio netto rispetto al passato. Tra i due, il candidato che ha maggiori possibilità è Alan Mulally, nonostante la sua carica di CEO dovrebbe scadere alla fine del 2014. All’inizio del mese, il consiglio di amministrazione della casa automobilistica ha dichiarato che potrebbe lasciare l’incarico in anticipo per ricoprire altri ruoli.
Un eventuale lavoro in Microsoft riporterà Mulally a Seattle, dove ha vissuto per circa 40 anni. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Aerospaziale all’Università del Kansas, è stato assunto dalla Boeing, per la quale ha ricoperto diverse mansioni, contribuendo alla realizzazione dei più noti aerei della compagnia (dal 727 al 777). Dal 5 settembre 2006 è Presidente e CEO di Ford Motor.
L’altro candidato suggerito dagli investitori, Mike Lawrie, ha invece un storia professionale più simile a quella di Steve Ballmer. Lawrie infatti ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore vendita e distribuzione di tutti i prodotti IBM, per la quale ha lavorato per 27 anni. Laureato in Storia all’Università dell’Ohio, è Presidente e CEO di Computer Sciences dal 19 marzo 2012. Una curiosità: Lawrie è stato partner di ValueAct Capital, uno degli azionisti di Microsoft che, secondo voci non confermate, avrebbe “spinto” Ballmer ad abbandonare l’azienda.
Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, nonché Presidente del consiglio di amministrazione e principale azionista, avrà sicuramente l’ultima parola sulla scelta del nuovo CEO.