Sono in molti a ritenere Windows Vista un sistema operativo ancora acerbo o se non altro non sufficientemente affidabile da poter giustificare una valutazione rischi/benefici positiva per il balzo. Qualunque sia il giudizio circa tale tipo di valutazione, questo è quanto ha espresso la domanda. L’offerta, dunque, si adegua e Microsoft annuncia che XP è qui per rimanere: Vista avrà più tempo a disposizione e chi desidera XP potrà giovarsene almeno fino al prossimo giugno.
5 mesi in più: è questo il margine ulteriore concesso da Microsoft all’attuale fase del ciclo di vita del sistema operativo più diffuso al mondo. La vendita di XP, infatti, avrebbe dovuto terminare il 30 gennaio 2008, mentre tale data è stata posticipata al 30 giugno (fatte salve alcune situazioni particolari, nelle quali la scadenza gode di tempi ancor più lunghi). La decisione è stata intrapresa per compensare le tempistiche a cui è stato forzato Vista, adattando così il ciclo di vita di XP al flusso di release dell’azienda. In linea teorica ci si aspetta una accelerazione nel passaggio a Vista durante i primi mesi dell’anno, mesi nei quali XP rimarrà comunque ancora disponibile senza interrompere il flusso e facilitando le operazioni di passaggio.
La scelta è stata definita logica e positiva dagli analisti NPD Group e Merrill Lynch: nell’intraprendere tale direzione non avrebbero comunque pesato le notizie secondo cui molti avrebbero richiesto un downgrade da Vista a XP o l’andamento al ribasso delle versioni retail del nuovo SO. Al Gillen, IDC, non concorda ed esprime il proprio pollice verso nei confronti dell’andamento del nuovo prodotto sul mercato vedendo nell’allungamento una sorta di scelta obbligata da parte di Microsoft. Dell, il gruppo che aveva inaugurato l’era dei downgrade, promuove la scelta spiegando di aver bisogno di più tempo per organizzare il passaggio al nuovo sistema operativo. Kevin Kutz, responsabile Microsoft Windows Client, conferma tale ipotesi: l’allungamento va incontro alle necessità che esprime parte della domanda di un maggior lasso di tempo a disposizione.
In termini generali Windows Vista sarebbe in ritardo a causa delle incompatibilità iniziali, a causa dell’uscita in gennaio (senza cogliere il trampolino del periodo natalizio) ed a causa delle critiche che il sistema ha accumulato durante i lunghi mesi del ritardo d’uscita. Gli occhi sono puntati da tempo al 2008, l’anno in cui il sistema operativo dovrà, per mantenere alta la redditività del gruppo, giocoforza rispondere alle attese. Con il Service Pack 1 atteso nel primo trimestre dell’anno, l’appuntamento è confermato: sarà il 2008 l’anno della verità.