Microsoft ha chiuso la propria terza acquisizione in ambito medico nell’arco di pochi mesi (in precedenza già chiuse le operazioni Azyxxi e Medstory). L’investimento economico non è stato quantificato e la comunicazione ufficiale si limita ad elencare le opportunità create dal sistema che Microsoft sta mettendo in piedi sottolineando soprattutto i vantaggi che potrebbero derivare per l’utenza, i tempi di intervento e l’organizzazione sanitaria in generale.
Il nome che entra tra le proprietà del gruppo di Redmond è quello della Global Care Solutions (GCS), azienda con sede a Bangkok, in Thailandia. L’acquisizione proietta asset, clienti e proprietà intellettuali GCS direttamente sotto la competenza dell’Health Solutions Group. Tra i casi di successo in cui la GCS è stata adottata viene segnalato l’ospedale internazionale Bumrungrad, anch’esso in Bangkok: 1.2 milioni di pazienti da 190 diverse nazioni ogni singolo anno, il tutto gestito con notevoli risultati proprio dai moduli ora propri di Microsoft nonostante la grande precarietà ed improvvisazione delle attività quotidiane sui pazienti in loco (la gran parte dei quali si presenta presso le strutture senza alcuna prenotazione).
L’utilità concreta dei moduli GCS (basati su Microsoft Windows Server 2003 e Microsoft SQL Server 2005) è nella gestione di grandi masse di dati in lingue multiple ed infinita casistica: il sistema permette di mantenere organizzato il sistema globale ottimizzando il reperimento delle informazioni ed i tempi di risposta, limitando pertanto i tempi e la qualità degli interventi. Peter Neupert, vice presidente Health Solutions Group, spiega che Microsoft potrebbe in futuro adottare la tecnologia RFID per incrementare ulteriormente i vantaggi ottenibili dalla propria offerta per le infrastrutture sanitarie.
Dopo aver fagocitato GCS, Microsoft conta di estenderne l’adozione a livello internazionale. Ad oggi il sistema è in uso in 7 ospedali, tutti in area asiatica, ed il sito ufficiale promuove esplicitamente la collaborazione con Intel nella costruzione delle soluzioni già in opera. Pat Downing, CEO Global Care Solutions, considera l’operazione una grande opportunità per far fruttare «un prodotto sviluppato con passione per molti anni».