Recentemente è venuto fuori un problema con Windows Xp che, dopo un crash improvviso, faceva comparire la famigerata schermata blu, meglio conosciuta come BSOD (acronimo di Blue Screen of the Death). Gli utenti, all’inizio, se l’erano presa con Microsoft (che già aveva ricevuto dei reclami riguardo un ipotetico bug di Windows 7 sulle batterie dei notebook), poiché tale problema si sarebbe verificato subito dopo l’installazione di una patch di Windows Update, la MS10-015.
Microsft però aveva già fatto l’ipotesi di un malware che, sfruttando alcuni file del kernel, causa la BSOD. Ora invece arriva la conferma ufficiale dell’origine del problema, annunciata da Mike Reavy, direttore del Microsoft Security Response Center.
Secondo Mike Reavy, il problema è questo:
Dopo aver esaminato attentamente i casi sottoposti, abbiamo scoperto che la causa delle schermate blu con il conseguente riavvio è un malware, l’Alureon rootkit. Lo abbiamo scovato esaminando i memory dump delle macchine infette grazie a particolari software per la sicurezza. In pratica, il rootkit in questione agisce sul kernel di Windows, rendendo così il sitema instabile.
Siamo quindi certi che il problema non riguarda la patch d’aggiornamento, e raccomandiamo quindi agli utenti di continuare a utilizzare mensilmente il servizio Windows Update, procurandosi nel frattempo gli anti virus più recenti: infatti questo malware è invisibile a molti programmi antimalware.
Microsoft inoltre invita chiunque sospetti di essere infetto dall’Alureon rootkit a rivolgersi al servizio tecnico di Microsoft o a contattare direttamente l’assistenza clienti.