Il tempo scorre e Microsoft attende. Sornione, il gruppo di Redmond sa che il tempo non gioca a suo sfavore. Le resistenze di Yahoo, infatti, ora non possono più sorreggersi su semplici motti d’orgoglio e se il top management vuole in qualche modo osteggiare la scalata Microsoft deve saper dare motivazioni più che plausibili. Motivazioni che, ad oggi, sono arrivate senza convincere però troppo. Insomma, la sensazione è che il tempo inizi a stringere e prima o poi Yahoo dovrà fare un passo verso Microsoft, magari con l’incoraggiamento della parte avversa.
E per “incoraggiamento” leggasi “danaro”. Va ricordato come l’offerta Microsoft su Yahoo fosse composta per metà da azioni di Redmond e dall’altra metà in danaro “cash”. Ora: da quando Microsoft ha proposto l’acquisizione di Yahoo, le azioni MSFT sono scese del 12%, il che significa un deprezzamento del 12% su quella metà dell’offerta costituita da capitale azionario. Da allora due le proposte che si son fatte largo: un aumento della valutazione del gruppo acquisito o un pagamento totalmente “cash” che però attira unanime scetticismo da parte degli analisti.
Le ultime voci suggeriscono un innalzamento a 34 dollari dell’offerta Microsoft. Di fronte ad un passo simile per la sala dei bottoni di Yahoo potrebbe essere più semplice acconsentire al passaggio di consegne, i giochi si potrebbero chiudere con più rapidità e Microsoft annullerebbe ogni ipotetica avance ancora proveniente da gruppi alternativi. Al tempo stesso, però, l’azionariato Microsoft sembra preferire ulteriore attesa, piuttosto che un innalzamento dell’offerta. Nella giornata di ieri, sulla voce della possibile riformulazione al rialzo delle avance Microsoft, il titolo MSFT ha reagito freddamente (così come il giorno precedente) mentre le azioni YHOO hanno accumulato un +6% in sole tre sedute tornando a quota 29 dollari (soglia strettamente legata all’attuale ammontare dell’OPA). Citigroup in queste ore s’è sbilanciata: Microsoft alzerà la posta, target price per Yahoo spostato a 34. Il rialzo è scattato automatico, di conseguenza, pur in assenza di notizie concrete sullo stato delle ipotetiche trattative.
Il Wall Street Journal indica nelle prossime due settimane lo specchio temporale entro il quale c’è da attendersi una qualche reazione da parte di Yahoo, le cui attività sono tanto frenetiche (nelle ultime 24 ore l’accordo con OpenSocial ed una curiosa rivisitazione della homepage) quanto congelate in prospettiva: il fronte Microsoft è in questo momento decisamente più caldo di ogni altra questione.