All’insegna di una maggiore apertura, Microsoft offre ai propri clienti business dotati di servizio di instant messagging l’estensione dei limiti attuali. L’operazione unirà tre grandi nomi dell’IM (Yahoo!, AOL e la stessa Microsoft) permettendo l’estensione della cosiddetta buddy list ed ampliando le possibilità comunicative aziendali.
L’operazione passa tramite l’uscita della nuova versione del software Live Communications Server, prevista dal responsabile Microsoft Dennis Karlinsky entro la prima metà del 2005. Il software verrà aperto all’interoperabilità con AOL (azienda che comprende la controllata ICQ) e Yahoo!, mentre al momento dovrebbe rimanere esclusa dall’operazione l’utenza MSN. Va notato come il profilo aziendale sia inerente oggi a circa il 10% dello scambio comunicativo tramite IM (dati Radicati Group) mentre Gartner da tempo ha previsto il 2005 come l’anno chiave per l’esplosione del settore (ai danni, in primis, del settore della telefonia).
La nuova frontiera della messaggeria istantanea è il reparto business. Lungi dal rimanere semplice vezzo privato, il medium affronta ora l’esame aziendale aprendosi ad altre piattaforme di IM ed usufruendo di progettazione specifica (dati crittografati utilizzando il protocollo TLS, Transport Layer Security, o RTP, Real-Time Transfer Protocol; gestione delle autenticazioni; scambio in sicurezza di dati). Risulta possibile, inoltre, la gestione centralizzata della Rete di messagging mediante rilevazione di presenza e controllo dell’intero flusso comunicativo (portando alle messaggerie istantanee le strutture già proprie della posta elettronica), il tutto tramite console di gestione compatibile con WMI (Windows Management Instrumentation).
La piattaforma Microsoft era predisposta a tale apertura fin dal lancio della stessa, quando la casa di Redmond predicava apertura per le interconnessioni («L’interfaccia utente può infine essere personalizzata e integrata in applicazioni LOB esistenti») ben sapendo che una maggiore offerta di possibilità significa maggiore espansione della LOB (Line of Business) e conseguentemente del proprio mercato.
Tecnicamente l’accordo prevede un pagamento di royalties da parte di Microsoft a Yahoo! ed AOL. L’apertura delle singole buddy list inoltre non sarà gratuita e gli oltre 400 milioni di account esistenti saranno compatibili solo tramite specifica regolarizzazione della licenza.