Microsoft vuole ridurre l'app gap con Windows 10

Windows 10 rappresenterà forse l'ultima possibilità per Microsoft di attirare gli sviluppatori e ridurre così il divario nei confronti di Apple e Google.
Microsoft vuole ridurre l'app gap con Windows 10
Windows 10 rappresenterà forse l'ultima possibilità per Microsoft di attirare gli sviluppatori e ridurre così il divario nei confronti di Apple e Google.

Un altro anno è passato, ma il divario tra gli store Microsoft e quelli della concorrenza è rimasto praticamente invariato. L’azienda di Redmond però non si arrende e anche nel 2015 cercherà in tutti modi di attirare gli sviluppatori. Il compito verrà affidato al team Developer Experience (DX) che, dal mese di agosto, fa parte del gruppo Sales, Marketing and Services, guidato dal Chief Operating Officer Kevin Turner. Il piano di Microsoft verrà svelato nei prossimi mesi, probabilmente durante la conferenza Build incentrata su Windows 10.

In base ai dati pubblicati a metà novembre e relativi ai primi nove mesi del 2014, il numero combinato di applicazioni presenti sul Windows Store e sul Windows Phone Store ammonta a 527.000, di cui 340.000 per il sistema operativo mobile. A titolo di confronto, sia lo store Google che lo store Apple hanno ormai superato 1,3 milioni di app. Sebbene Microsoft offra quasi tutte le app più popolari (una delle poche eccezioni è Snapchat), gli utenti e gli ISV (Independent Software Vendor) sono attirati soprattutto dai numeri. Più app significa più utenti e più utenti significa più profitti per gli sviluppatori.

Il piano A dell’azienda di Redmond per incrementare il numero di app e cercare di ridurre il gap da Apple e Google è rappresentato dalle app universali. Grazie all’approccio “write once, run everywhere”, la stessa applicazione può essere installata su computer, tablet e smartphone. Windows 10 è compatibile con tutti i dispositivi e includerà uno store unificato. Secondo alcune indiscrezioni, il piano B potrebbe essere l’esecuzione di app Android su Windows e Windows Phone, ma al momento non sono arrivate conferme o smentite.

Una fonte di Mary Jo Foley (ZDNet) ha “intercettato” una email inviata ai dipendenti da Steve Guggenheimer, responsabile del team DX, in cui viene illustrata la strategia futura. In breve, oltre ai tradizionali ISV, Microsoft rivolgerà la sua attenzione verso studenti, startup e sviluppatori che non supportano ancora i suoi sistemi operativi. L’obiettivo è spingerli verso l’adozione delle piattaforme cloud e mobile (Windows, Office 365 e Azure) attraverso operazioni di co-marketing, co-selling e promozioni.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti