Microsoft è disposta a dare in concessione il frutto della propria ricerca per tentare di capitalizzare una serie di tecnologie frutto dei laboratori del gruppo, inutili però alle finalità di mercato del gruppo stesso. Un apposito sito è stato aperto a tal fine e se il progetto dovesse incontrare la fortuna auspicata Microsoft si troverebbe coinvolta in quote di partecipazione azionaria con una serie di piccole start-up in cerca di fortuna.
«Il budget per la ricerca e sviluppo di Microsoft è intorno a 1.5 miliardi di dollari a trimestre, ma la società riconosce che molte delle sue invenzioni sono più interessanti per altre aziende piuttosto che per la stessa Microsoft», così Reuters ha spiegato i motivi di un’idea che ha spinto il gruppo di Bill Gates a mettere online un vero e proprio catalogo del proprio capitale intellettuale inutilizzato.
Il paniere dell’offerta spazia dal “Wireless Roaming” a sistemi di identificazione del volto umano, passando per antenne a lungo raggio, watermark per contenuti video e sistemi di crittografia. «Se Microsoft non è interessata ad una particolare tecnologia può vendere l’invenzione a società start-up in cambio di una quota azionaria»: a Redmond si stanno valutando le prime richieste e vari contatti sarebbero stati aperti con istituzioni governative per aprire i primi canali di contatto con le piccole realtà aziendali di paesi quali Malaysia, Irlanda o Singapore.
L’annuncio del nuovo programma giunge dal responsabile Microsoft Brad Smith il quale ha spiegato che il lavoro congiunto con le realtà governative costituirà una fondamentale spinta innovativa per la produzione di nuovo business. Le prime firme sarebbero già state messe nero su bianco a San Francisco, ma ulteriori dettagli in merito sono stati promessi per Marzo.