Microsoft ha aperto OneDrive, il suo servizio di cloud storage, agli sviluppatori, in maniera tale che possano iniziare ad integrare le sue funzionalità e servizi all’interno delle loro applicazioni. La casa di Redmond ha infatti annunciato il rilascio di una nuova API per OneDrive che permetterà agli sviluppatori di integrare il servizio di cloud storage all’interno di soluzioni per Windows, iOS, Android e per il web. Precedentemente, infatti, gli sviluppatori, per integrare il servizio cloud di Microsoft, dovevano fare affidamento al meno completo SDK per Windows Live che comunque continuerà ad essere supportato. La nuova API porterà anche alcune novità come il riavvio di upload di file di grosse dimensioni, fino a 10 GB; la possibilità di recuperare velocemente le modifiche apportate a file e cartelle; la personalizzazione delle miniature delle immagini per una migliore integrazione nel design dell’app.
Ryan Gregg, il direttore del programma OneDrive di Microsoft, ha sottolineato che trattasi di un passo importante verso la realizzazione di una piattaforma più accessibile e più potente, tuttavia le novità sono solo all’inizio. Microsoft sta infatti lavorando ad una serie di nuove funzionalità che saranno rese disponibili nel corso dell’anno. La casa di Redmond prova così a corteggiare maggiormente gli sviluppatori offendo un kit di sviluppo similare a quello proposto da Dropbox oggi integrato in moltissime soluzioni. Le API di Dropbox sono da sempre il punto di forza del servizio di cloud storage ma adesso Microsoft prova ad entrare in partita tentando di offrire agli sviluppatori una valida alternativa.
Che la crescita rapida di OneDrive sia nei piani di Microsoft lo si evince anche dai recenti bonus di spazio aggiuntivo offerti gratuitamente a tutti gli utenti ed in particolari proprio agli utenti già in possesso di un account Dropbox. Segno che la casa di Redmond intende puntare alla leadership dei servizi cloud. Le API per OneDrive sono già accessibili da parte degli sviluppatori, dunque, le prime applicazioni ad integrare i servizi della piattaforma cloud di Microsoft dovrebbero arrivare nel corso dei prossimi mesi.
Contestualmente all’annuncio della nuova API, Microsoft ha sottolineato anche la volontà di collaborare maggiormente con gli sviluppatori per aiutarli ad integrare al meglio i servizi offerti dalla piattaforma cloud. Al riguardo, la casa di Redmond cita, per esempio, la piattaforma di editing PicMonkey i cui lavori possono essere salvati direttamente su OneDrive.