È fresca la notizia secondo cui Microsoft avrebbe ascoltato per mesi le conversazioni degli utenti attraverso Xbox One. Secondo quanto riportato da Motherboard, l’azienda aveva appaltato il lavoro a diverse società che si occupavano di monitorare le chat vocali tra giocatori e Cortana: la fonte dichiara che gli operatori avrebbero ascoltato i comandi attivati dalle parole “Xbox” e “Hey Cortana”, a volte lanciati involontariamente.
Qualche settimana fa, Microsoft ha ammesso che alcuni operatori hanno ascoltato parti delle conversazioni vocali tradotte di Skype e i comandi impartiti all’assistente Cortana, dunque questo è il seguito di una tiritera già nota. Solo che stavolta c’è di mezzo Xbox e, quindi, i bambini. Le storie origliate sono per lo più innocue: uno degli operatori afferma di aver sentito spesso minori dire cose come “Xbox, dammi tutti i giochi gratis”, una frase che probabilmente in molti avranno detto all’assistente digitale. Altri hanno udito gli utenti maledire Cortana dopo averla attivata inavvertitamente durante una sessione di gioco.
Conversazioni innocue o meno, resta il fatto che la privacy degli utenti è stata violata ripetute volte (e il fatto che molti fossero bambini è un’aggravante non di poco conto). Microsoft ha specificato a Motherboard che sarebbe stata più trasparente sull’ascolto delle conversazioni da parte di operatori umani. Ha infatti aggiunto un dettaglio importante alla sua politica relativa alla privacy:
Il trattamento dei dati personali include metodi sia automatici sia con esseri umani. I nostri metodi automatizzati sono spesso correlati e supportati da persone reali.
Questo è probabilmente uno dei motivi per è positivo che Microsoft abbia deciso di eliminare Cortana da Xbox One con un futuro aggiornamento. L’assistente vocale non sarà più disponibile sulla console a partire da questo autunno.