«Non c’è mai stato un periodo più stimolante ed attraente di quello attuale per il campo della ricerca online»: in questo modo Harry Shum, Corporate Vice President di Bing, apre un post sul blog ufficiale del motore di ricerca targato Microsoft con il quale annuncia l’arrivo di nuovi update nel corso delle prossime settimane aventi l’obiettivo di consentire agli utenti di comprendere meglio il funzionamento di tale motore. Nel frattempo, Shum fa il punto della situazione, la quale risulta profondamente diversa da quella del passato.
Ad oggi, quotidianamente vengono scambiati via Internet più dati di quanti ne siano stati scambiati nell’intero anno 1999, segno che nell’ultimo decennio il Web ha avuto una crescita a ritmi esponenziali. Di pari passo si è evoluta la tecnologia, con nuovi formati di file che sono sbarcati in Rete, nuovi standard da seguire e così via: i motori di ricerca hanno dunque dovuto adeguare il proprio modus operandi a tale evoluzione, apportando costantemente modifiche di vario genere a numerosi aspetti per offrire agli utenti un servizio sempre migliore.
Dal 2009 ad oggi Bing ha compiuto passi da gigante, spiega Shum, con un unico obiettivo fisso: fornire risultati che possano giungere agli utenti nel minor tempo possibile e rispondere alle esigenze degli stessi, cercando di migliorare la pertinenza dei link restituiti con le richieste inviate tramite query. Dalla sua nascita, il motore di Redmond ha subito profondi cambiamenti, con un’interfaccia che è passata dal mostrare un semplice elenco di 10 link colorati di blu ad una pagina ricca di elementi eterogenei, capace di fornire non solo pagine statiche ma contenuti di varia natura a seconda della tipologia di ricerca effettuata. Il tutto, grazie al costante impegno da parte dei ricercatori della società, continuamente attenti ai feedback provenienti dagli utenti ed alle statistiche sull’utilizzo del motore di ricerca.
Microsoft, insomma, continua a lavorare alla realizzazione di un motore di ricerca che possa evolversi di pari passo con il progredire del Web, fornendo agli utenti finali un servizio che possa competere con Google, assoluto dominatore sul quale continuano tuttavia a piovere accuse circa possibili violazioni della privacy. Questa serie di post annunciati da Microsoft, d’altronde, potrebbero rappresentare proprio una dimostrazione della volontà da parte dell’azienda di Redmond di fornire agli utenti la massima trasparenza possibile, permettendo loro di comprendere al meglio ogni dettaglio sul funzionamento del motore di ricerca e delle politiche alla base dello stesso.