Un nuovo brevetto è stato registrato da Microsoft. E benché l’abstract descriva un elemento semplicistico sotto gli occhi di tutti, il contenuto sembra voler descrivere qualcosa di ulteriore ed utile a facilitare la visione a schermo di contenuti più o meno ridefiniti nelle proprie dimensioni.
Il brevetto in esame è il numero 7,415,666 datato 19 agosto (proposto all’USPTO il 4 marzo 2005). L’abstract descrive un «metodo e sistema in un visualizzatore di documenti per scrollare i documenti stessi». In particolare il brevetto intende dotare i pulsanti “Page Down” e “Page Up” di una funzionalità avanzata, che vada oltre lo statico concetto di pagina odierno.
Il testo che accompagna la banale descrizione del brevetto approfondisce il concetto. Microsoft intende infatti depositare l’idea per cui “Page Down” e “Page Up” spostino la parte di documento visionata non in base ad un’idea precostituita di pagina, ma in base alla porzione di documento vista dall’utente (concetto facilmente interpretabile modificando ad esempio lo zoom su Internet Explorer e quindi spostandosi sulla pagina con “Page Down” e “Page Up” da tastiera). Le pagine diventano insomma un oggetto virtuale di organizzazione del testo, mentre in verità è l’utente a decidere la paginazione della propria lettura modificando a piacimento lo zoom e spostandosi liberamente tra le schermate così determinate.
Non sono pochi gli articoli dubbiosi circa la regolarità e l’utilità del brevetto. Certo è che per Timothy Sellers, uno degli autori del testo approvato dallo USPTO, trattasi del terzo brevetto approvato nella settimana che va dal 12 al 19 agosto 2008 (gli altri due sono relativi ad un altro sistema di paginazione ed a taluni parametri di visualizzazione relativi alle toolbar) sui nove brevetti depositati in totale. Il brevetto 7,415,666 è stato registrato a nome della Microsoft Corporation da Sellers in coabitazione con Heather Grantham (anch’esso al terzo brevetto in una settimana, ma sui soli tre totali) e Joshua Dersch.