Microsoft brevetta la guida con "sensori" biometrici

Microsoft brevetta la guida con

Ricordate l’antipatica e indiscreta “graffetta” dell’Assistente di Microsoft Office di qualche anno fa o il cagnolino che ci “aiutava” nelle ricerche in Windows XP? Acqua Passata. Microsoft ha brevettato un sistema di aiuto all’uso del computer e delle applicazioni, basato su rilevazioni biometriche effettuate sull’utente in tempo reale.

Andiamo con ordine. Come noto sono essenzialmente tre i modi con cui si interagisce con i file e le applicazioni che abbiamo sul computer.

  • Il modello che vede al centro le applicazioni, tipico dei mainframe di una volta, consiste nell’aprire prima l’applicazione e poi, tramite questa, richiamare il file desiderato;
  • Il modello che vede al centro il documento, inventato da Xerox e poi ripreso da Jobs in Apple, prevede invece che l’utente faccia doppio clic direttamente sul documento, sarà il computer a scegliere e lanciare la corretta applicazione per visualizzarlo;
  • Vi è poi un altro modello, tipico dei piccoli device come PDA e lettori MP3, che mette il dispositivo al centro, nel senso che l’utente gestisce i documenti a seconda del dispositivo dal quale o verso il quale li sta copiando.

Questa pluralità di approcci provoca non pochi problemi all’utente medio, per intenderci quello che uso il computer perchè obbligato ma non ne è particolarmente appassionato, con la conseguenza che le sue competenze sono strettamente legate al suo workflow ordinario: appena si “esce dal seminato” va in tilt.

Torniamo al brevetto Microsoft. Pare che nella divisione Research abbiano ideato un database di procedure corrette svolte da altri utenti, che può essere usato come guida dall’utente in difficoltà. Questa guida, ed è qui che entra in gioco il fattore biologico, si attiva automaticamente quando rileva stress nell’utente (ad esempio un innalzamento del battito cardiaco) o quando si accorge che l’utente sta impiegando troppo tempo per svolgere il compito.

L’idea è quindi quella di un computer intelligente che sa che cosa l’utente sta facendo (e vuole fare), capace di interenire suggerendo il completamento corretto del workflow alla presenza di una serie combinata di indicatori che palesano una oggettiva situazione di difficoltà.

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