A partire dallo scorso febbraio, Microsoft ha adottato una strategia molto aggressiva per spingere i suoi utenti ad effettuare l’aggiornamento a Windows 10. Tuttavia, sebbene oggi oltre 300 milioni di dispositivi dispongano già di questa nuova piattaforma software, alcuni utenti non sono stati per nulla contenti di come sono stati spinti ad effettuare l’aggiornamento. Malcontento che è sfociato addirittura in una causa legale vinta da una donna che aveva denunciato Microsoft a seguito di alcuni problemi emersi sul PC a seguito dell’aggiornamento forzoso al nuovo sistema operativo.
Quasi un anno fa, le politiche di aggiornamento della casa di Redmond erano estremamente chiare ma con il passare del tempo sono radicalmente cambiate arrivando addirittura ad utilizzare il pulsante “X” rosso della chiusura dell’app “Ottieni Windows 10” per confermare ed avviare l’aggiornamento invece che, come più logicamente immaginato dagli utenti, bloccarlo. Oggi, dunque, la spinta ad aggiornare Windows 10 si è fatta sempre più forte, forse troppo e per Microsoft è arrivato il momento di cambiare qualcosa. A The Verge, Terry Myerson ha affermato che la casa di Redmond ha preso in considerazione tutti i feedback degli utenti ed adesso sarà presto rilasciata una nuova esperienza d’uso per quanto concerne gli strumenti che permettono di effettuare l’aggiornamento in modo da rendere il processo molto più chiaro ed intuitivo.
Gli utenti saranno maggiormente liberi di accettare l’aggiornamento, programmarlo oppure rifiutarlo. Probabilmente, Microsoft ha finalmente capito che spingere per arrivare il prima possibile all’ambizioso traguardo del miliardo di dispositivi Windows 10 non vale la pena se per strada si perde la fiducia dei clienti. La nuova app ottieni Windows permetterà, dunque, di effettuare l’aggiornamento, programmare l’installazione dell’upgrade, oppure di non installarlo declinando la possibilità di passare a Windows 10.
Si ricorda, al riguardo, che gli utenti Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1 hanno ancora un mese per effettuare l’aggiornamento prima che diventi a pagamento.