Una cosa è la scaramuccia verbale, un’altra è una pubblicità comparativa. E siccome Microsoft ha portato avanti una vera e propria campagna promozionale basata sulla differenza di prezzo tra il mondo Mac e il mondo PC, ora Cupertino reclama a Redmond quantomeno la sincerità. Alla luce del cambio dei prezzi effettuato da Apple, dunque, Microsoft si è trovata costretta a modificare i propri filmati “Laptop Hunter“.
È cominciato tutto nell’ilarità. A parlare è Kevin Turner, nella cornice della Worldwide Partner Conference 2009 da breve tenutasi a New Orleans: «due settimane fa ho ricevuto una chiamata dal dipartimento legale Apple nella quale mi hanno detto – hey, è una storia vera – “dovete fermare le vostre pubblicità perchè abbiamo abbassato i nostri prezzi“. Devono averli abbassati di 100 dollari o qualcosa di simile. È stata la miglior telefonata che abbia mai avuto sul lavoro». Microsoft, insomma, sembrava far spallucce sul problema, ignorando il monito di Cupertino e proseguendo oltre senza badare al problema. Ma così non è stato.
A distanza di pochi giorni Microsoft sembra aver preso molto sul serio le minacce provenienti dai legali Apple. La pubblicità, infatti, è stata ritirata ed immediatamente sostituita con una nuova copia che aggira l’ostacolo. Il prezzo del laptop, infatti, non viene citato mentre si pone comunque l’accento sulla forte differenza di prezzi tra i due diversi approcci al mondo informatico. Microsoft, insomma, non cambia strategia pur adeguandosi ai nuovi prezzi Mac.
Dopo la variazione la pubblicità Laptop Hunter torna ad essere equamente comparativa, regolare ed in grado di colpire nel segno. I 2000 dollari che venivano indicati nella prima versione dovrebbero diventare 1700 (in fede al nuovo regime in atto presso gli Apple Store), ma Microsoft evita ogni nuovo riferimento specifico per aggirare ulteriori cambi nel prezzo. Silentemente Redmond ordina a YouTube la rimozione dei filmati, ogni traccia viene sostituita e la nuova pubblicità si è sovrapposta silentemente alla precedente nel giro di poche ore.
La guerra di prezzi diventa una guerra di pubblicità. Ma in sostegno di Microsoft giunge anche una ricerca NPD: nel mese di Giugno i PC sono costati in media 515 dollari, mentre i Mac sono costati in media 1400 dollari.