La battaglia tra Microsoft e Novell, riaccesasi durante lo scorso mese di maggio grazie ad una sentenza che ha riabilitato la seconda nel procedere per difendere i propri diritti, potrebbe coinvolgere anche Bill Gates. Il fondatore del gruppo di Redmond, infatti, sarebbe stato chiamato a testimoniare presso la Corte Federale di Salt Lake City, ove è attualmente in corso il processo presieduto dal giudice Frederick Motz.
Da tale processo dipendono le sorti di una diatriba legale nata nel corso degli anni ’90 a causa di un presunto comportamento scorretto da parte di Microsoft: la società che sviluppa il sistema operativo Windows è stata infatti accusata di aver agito violando le leggi in materia di competizione sleale per favorire la diffusione del proprio software Word, danneggiando fortemente la controparte Novell battezzata WordPerfect. Nel 1994 quest’ultimo deteneva una percentuale di diffusione del 50% che gli garantiva un valore nominale di 1,2 miliardi di dollari, mentre nel 96% tale cifra è scesa a “soli” 170 milioni a causa di un calo di 40 punti percentuali.
Dietro tale crollo, secondo la società con sede nello Utah, vi sarebbe proprio l’atteggiamento sleale da parte di Microsoft, che avrebbe violato così i paletti imposti dall’antitrust distribuendo il pacchetto Office in combinazione con il sistema operativo Windows. La richiesta di risarcimento da parte di Novell ammonta a circa 500 milioni di dollari e l’intera vicenda potrebbe ora vedere l’ingresso sulla scena di Bill Gates, allora numero uno della società di Redmond e già tirato in ballo in altre circostanze.
Se già poteva essere chiamato in causa dall’accusa, Gates sarebbe stato ora comunque chiamato dalla stessa Microsoft per rafforzare la propria difesa, allestendo un nuovo muro per proteggersi dalle accuse di aver organizzato una serie di azioni atte a favorire illegalmente la diffusione dei prodotti della società nel mercato software. Il gruppo di Redmond ha inoltre chiesto l’annullamento della causa in corso, sostenendo che non vi siano prove sufficienti per riaprire il caso. La Corte sta vagliando tale richiesta, ma Bill Gates sta probabilmente già preparando la propria testimonianza: in ballo v’è una questione di principio ed un buon gruzzoletto.