Tra i due litiganti il terzo gode: Skype, il leader del VoIP, dopo essere stato al centro della cupidigia di Facebook e Google, è stato acquistato da Microsoft per la strabiliante cifra di 8,5 miliardi di dollari.
È la casa di Redmond, quindi, non Palo Alto né Mountain View, ad aggiudicarsi il servizio di telefonia online, con un operazione che il Wall Street Journal (autore dello scoop) ha già calcolato essere la più costosa della storia di Microsoft. L’obiettivo è facile da intuire: basta sostituire Bing al motore Google per comprenderlo.
L’integrazione fra contenuti, geotag e voice over ip, è un primo passo verso la mobilità assoluta, settore che Microsoft sente di soffrire a causa di alcuni flop sugli smartphone, peggiorato dal grande successo di Android, al quale si risponderà con l’accordo con Nokia. Avere Skype dalla propria parte potrebbe fare la differenza.
Dal punto di vista di Skype, la società di Niklas Zennstrom e Janus Friis, fondata otto anni fa e acquistata per 2,3 miliardi da eBay per poi essere ceduta a fondi di investimento e restituita in parte ai suoi fondatori, fare parte di una vera proprietà era necessario per non farsi spazzare via dall’ingresso del Web 2.0 in Borsa.
Questa è la prima grande novità del 2011 e, come capita spesso, nient’affatto prevista. Destinata sicuramente a modificare i piani di altri giganti della Silicon Valley. Facebook e Google difficilmente accetteranno di restare a bocca asciutta.