Secondo quanto indicato dal Financial Times, Microsoft può mettere le mani su Skype e gli ex-proprietari di Skype possono mettere le mani sugli 8.5 miliardi di dollari promessi dal gruppo di Redmond. La Commissione Europea, infatti, sarebbe in procinto di dare il proprio nullaosta all’operazione, garantendo così pieno appoggio da parte dell’antitrust europea all’acquisizione.
Joaquín Almunia, insomma, non avrebbe dato troppo credito a quanti hanno intravisto nel matrimonio tra le due aziende un modo per restringere la competizione. Nonostante il dominio Microsoft sul mondo dei sistemi operativi ed il parallelo dominio di Skype nel mondo del VoIP, infatti, le parti lasceranno comunque aperti i necessari spiragli di competizione nel momento in cui ottempereranno semplicemente alle normative antitrust esistenti. Non è detto che l’UE non possa fissare qualche paletto in tal senso, anche se al momento nulla è trapelato tranne la generale disponibilità della Commissione Europea ad accendere il proprio semaforo verde.
In extremis la Commissione aveva ricevuto ancora le proteste del gruppo Messagenet, i cui responsabili avevano inviato una missiva dall’Italia chiedendo che l’UE potesse mettersi di traverso sull’acquisizione, bloccando le velleità Microsoft e chiedendo che Windows non potesse diventare il distributore di un servizio VoIP integrato che annullerebbe le possibilità di competizione altrui (sul medesimo principio per cui Microsoft è già stata punita sia per aver incluso ai propri SO il Windows Media Player, sia per aver incluso Internet Explorer).
La Commissione potrebbe insomma acconsentire al proseguimento delle pratiche senza andare oltre, rinunciando alla possibilità di ulteriori approfondimenti e dimostrandosi così ben disposta nei confronti di Microsoft nonostante le enormi frizioni vissute negli anni passati e pagate dal team di Redmond a suon di centinaia di milioni di euro.
Interoperabilità ed apertura dovranno garantire le procedure con cui Microsoft e Skype andranno ad integrare le rispettive tecnologie. Al momento, però, la Commissione Europea non sembra aver nulla da obiettare. In attesa del pronunciamento ufficiale, insomma, Microsoft si prepara a proseguire oltre per monetizzare tutte le opportunità che Skype si appresta a portare nel mondo Windows, Windows Phone ed Xbox.