Mentre Huawei sta ancora combattendo contro il ban degli Stati Uniti, ha trovato parole di conforto dal suo alleato a lungo termine, Microsoft. Il presidente e Chief Legal Officer dell’azienda, Brad Smith, ha dichiarato a Bloomberg Businessweek che la società cinese viene trattata in modo non equo dal presidente Trump.
Smith ha affermato che il divieto non avrebbe dovuto avvenire senza basi solide, logica e stato di diritto. Ha aggiunto che Microsoft ha chiesto alle autorità statunitensi di spiegare le ragioni del divieto. A maggio, Huawei è stata inclusa nella black list del Dipartimento del Commercio statunitense, con conseguenti divieti dal fare business con le principali società Usa come Google, Intel e Qualcomm . Ciò ha voluto dire impossibilità di utilizzare prodotti come i chip di Qualcomm o i servizi di Google, incluso Android, per i suoi prossimi prodotti. Mentre il gigante della tecnologia cinese ha avuto due estensioni di 90 giorni dalle autorità, non sarà in grado di godere che di una licenza temporanea per i prossimi prodotti.
Ed è per questo che vige il più alto mistero sull’imminente Mate 30 Pro, che verrà lanciato anche senza le app di Google, il 18 settembre, da Monaco di Baviera. A giugno, Trump ha dichiarato che Huawei poteva riprendere gli scambi commerciali in settori che non riguardano la sicurezza nazionale, ma l’esatta portata di tale annuncio non è ancora chiara. Il gruppo di Shenzen è stato un partner a lungo termine di Microsoft in diverse aree tecnologiche. Tuttavia, nessun’altra organizzazione è stata davvero esplicita nel sostenere la società cinese, fino a questa mossa di Redmond, naturalmente.