Microsoft ha presentato uno studio condotto in diversi paesi (tra cui l’Italia) dalla sua divisione pubblicitaria, Microsoft Digital Advertising Solutions, mirato a stabilire l’uso che viene fatto degli strumenti di social networking dagli utenti tra i 18 e i 45 anni, con il fine di indicare agli inserzionisti pubblicitari le regole migliori per colpire gli utenti.
Secondo quanto emerso dall’indagine della società di Redmond i fruitori di social networks sono spinti a farlo dalla possibilità di esprimersi e confrontarsi liberamente su diversi argomenti per il 61%, mentre per il 51% sarebbero spinti dalla ricerca di altre persone con interessi simili ai loro, e il portale più visitato al riguardo (con il 67% delle preferenze) sarebbe proprio quello di Microsoft, Live Spaces (accessibile anche da MSN Messenger, il software di instant messaging più diffuso nel nostro paese), sulle cui pagine il 51% degli intervistati ha anche dichiarato di soffermarsi più a lungo che su altri.
Emerge insomma il ritratto di un utente non necessariamente giovane, che frequenta anche molto i blog (i due fenomeni risultano intimamente connessi) e che ama riempire le pagine in questione con contenuti autoprodotti (siano essi fotografie, file audio o video), ma che soprattutto dedica la maggior parte del tempo all’interazione sociale (tra i 30 e i 60 minuti).
La conclusione a cui giunge lo studio è dunque quella per cui in rete il miglior modo di farsi pubblicità rimane il passaparola, applicato considerando le specificità del mezzo, del quale il 39% dei frequentatori fruisce almeno una volta al giorno, di solito di sera.
Per finire Microsoft stila una serie di linee guida per gli inserzionisti pubblicitari:
- Capire le motivazioni che spingono il consumatore ad utilizzare il social networking (circa il 60% degli intervistati li usa per mantenere e consolidare relazioni già esistenti e il 47% per svilupparne di nuove fondate sugli interessi);
- Esprimersi come brand (far emergere il carattere e la personalità del brand, magari anche un lato che solitamente non viene visto);
- Promuovere e mantenere un buon dialogo (è fondamentale non incastrarsi in un monologo per inserirsi in una comunità che è fatta soprattuto di opinion leader);
- Coinvolgere i partecipanti (non bisogna mai dimenticare che si entra in un mondo di utenti che desiderano esprimere la propria personalità);
- Identificare i sostenitore dei brand online (è importante scegliere i social network più rilevanti per il proprio prodotto);
- Comportarsi come un frequentatore di social network;