Anche Dell si aggiunge alla lista dei firmatari: il gruppo stringe la mano con Microsoft e accetta di versare royalties per l’utilizzo di software Android e Chrome OS, elementi accusati di violazione di proprietà intellettuale da parte dei legali di Redmond. Dell, già produttrice di Chromebook, cede pertanto alle pressioni portate avanti da Microsoft e non fa altro che riaffermare ancora una volta la bontà della strategia legale del gruppo guidato da Satya Nadella: l’accerchiamento di Android è sempre più folto, tirando ora in ballo anche un nome pesante quale quello di Dell.
A differenza di tutti gli altri accordi, nei quali semplicemente le aziende stabilivano una cifra da versare a Microsoft in cambio della licenza sui brevetti ipoteticamente violati, Dell sembra mettere sul piatto qualcosa di proprio, del quale è Microsoft a ottenere la licenza. Trattasi di brevetti relativi al mondo Xbox, che Dell concede a Microsoft a bilanciamento di quanto dovuto in senso contrario. Viene così ad attuarsi un vero e proprio scambio, sebbene non sia chiaro se il conguaglio vada a favore dell’una o dell’altra parte in termini monetari.
Microsoft ha già firmato licenze in ambito Android con gruppi quali Samsung, HTC, Acer, LG, Amazon, Barnes & Noble, TomTom, Pegatron, Compal, Quanta, General Dynamics Itronix, Velocity, Wistron Nikon, Hon Hai e Voxx Electronics. La firma con Dell va a coronamento di una collaborazione trentennale che le parti sembrano voler ribadire e rafforzare partendo sul piano dei brevetti ed evitando una deleteria battaglia legale su argomenti nei quali l’accordo sembra essere sempre la miglior soluzione per ambo le parti.